Torna la Liga e torna con un big match fatto di passioni, colori, musica e rivalità: questa sera si gioca il derby andaluso tra Málaga e Siviglia. Per uno scherzo del caso il derby tra le due squadre fu la sfida di cartello dell’ultima giornata della scorsa Liga, con cornice sempre lo stadio “La rosaleda” di Málaga che segnerà ufficialmente l’inizio della Liga spagnola 2015 – 2016. Allora gli uomini di Unai Emery vinsero 3 a 2 nella trasferta di Málaga, quattro giorni prima di ripetersi con lo stesso risultato nella trasferta di Varsavia contro il Dnipro nella finale d’Europa League. Da sottolineare che in questi giorni nel capoluogo andaluso va in scena “La feria di Málaga” (una sagra paesana di dimensioni enormi n.d.r.) iniziata il 16 agosto e che finirà il prossimo 24 agosto, per la gente del luogo una vittoria nel derby varrebbe triplo. Ma l’avversario mette paura.
Questo lo sa bene Javi Gracia che nella conferenza stampa di ieri ha preferito mantenere un profilo standard invece di fare proclami. "Sappiamo contro chi giochiamo." Le parole dell’allenatore del Málaga sono importanti per capire quanto ci sia voglia di rivalsa nei confronti del rivale di sempre, ma allo stesso tempo cautela perché quel rivale si è convertito in una fuoriserie non alla portata della squadra biancoazzurra nel corso degli anni. “Ci siamo preparati bene durante la settimana. Abbiamo la voglia di iniziare bene la stagione e di iniziare a giocare, di vedere la squadra competere in Liga.” Così ha risposto Gracia alle domande dei giornalisti.
A Málaga teneva banco la forma fisica di Sergi Darder, che alla fine è stato convocato e sarà titolare nella sfida di stasera: “Lo vedo bene, ha recuperato – dice l’allenatore sul recupero del mediano – Nelle ultime settimane l’ho visto molto meglio e con la voglia di giocare questa partita.” Gracia tocca anche le corde della città, parlando della Feria e del fatto che non ci sia giorno migliore per vedere una partita di calcio, per celebrare il calcio e l’inizio della Liga.
Sul ritorno del campionato spagnolo, e il parallelo con l’inizio del campionato scorso da parte del Málaga, Gracia si è così espresso: “Sono quasi 50 giorni che ci prepariamo per affrontare il torneo che inizia domani (oggi n.d.r.). Già stiamo respirando l’aria della Liga, un altro d’ambiente, le partite che affronteremo d’ora in poi saranno partite vere e abbiamo molta voglia di iniziare il campionato con una buona partenza. Vedo bene i miei giocatori, mi piacerebbe che questo si traducesse in campo con una buona partita e magari un buon risultato. – aggiungendo – se firmassi l’inizio dell’anno passato ? Ad occhi chiusi, considerando anche il Barcellona (trasferta al Camp Nou prossima settimana n.d.r.). Ogni partita che vinceremo stai sicuro che firmerò – scherza con il giornalista – Quello che mi piacerebbe è approfittare di momento in momento per dire che non sia corretto comparare costantemente quello che fatto da noi lo scorso anno e quello che faremo quest’anno. La squadra è differente, i giocatori sono differenti…”.
Inevitabile allora la domanda sul calciomercato, Málaga attivo soprattutto in uscita, e su chi sarà il numero 9 della squadra biancoazzurra visto che effettivamente manca un bomber puro ai boquerones: “Spero che non ci siano più uscite, necessitiamo che restassimo quelli che siamo in questo momento. Chi gioca in attacco? Charles, Cop, Amrabat. Secondo me possono giocare loro tre davanti, io li definisco attaccanti, anche se poi le caratteristiche da mezzapunta, da intermedio o creatore di gioco sulla fascia possono essere interpretati sia da Amrabat che Cop. Come giocheremo davanti e il modulo lo vedremo di settimana in settimana.” Come giocherà, invece, contro il Siviglia nel match di questa sera è stata una domanda che non è piaciuta molto all’allenatore del Málaga: “Non vi darò nessuna risposta di come giocheremo contro loro. Nel precampionato hanno incassato 11 gol ma li hanno segnati anche 11. Sappiamo che sono un rivale forte in difesa, ma anche loro sono cambiati tanto. In ogni caso domani (oggi n.d.r.) vedremo la squadra che abbiamo visto l’anno scorso e che si qualificò fino alla Champions (vincendo l’Europa League n.d.r.). Non sarà facile.” Riprendiamo l’ultima frase di Javi Gracia, non sarà facile ma il popolo biancoazzurro chiede l’impossibile per questa sera.
Differente la conferenza stampa di Unai Emery. Il tecnico del Siviglia, alla terza stagione con la squadra andalusa, è consapevole delle potenzialità della propria squadra nonostante (come ha sottolineato Gracia) il Siviglia abbia cambiato molto rispetto alla stagione scorsa e la sfida con il Málaga faccia sempre storia a sé. Le prime parole del tecnico basco sono stati degli elogi alla squadra di casa: “Il Málaga è un grande Málaga. Hanno una base importante di lavoro nel precampionato, sono stati i primi a iniziare gli allenamenti nel corso dell’estate. I suoi giocatori, alcuni conosciuti e altri pronti a farsi conoscere, aggruppano un pensiero di gioco che potrebbe risultarci difficili. Hanno giocatori come Charles, Cop, Amrabat… Tutto ciò inizia da loro, siamo stati avvisati che sarà una partita difficile.”
Emery invita i suoi a non distrarsi e non perdere di vista la massima importanza dell’obbiettivo: “Sono tre punti che non tornano. Quella regolarità e la credibilità che può dare solo un campionato, sarà veramente il nostro test, la prima valutazione di come stiamo e di come vogliamo stare nella Liga. Inizia la realtà. Il precampionato serve per conoscere, per lavorare sugli aspetti, per interagire con i giocatori nuovi, affinché quando iniziamo con supercoppa e con la Liga già non ci siano più alibi. Il rendimento deve essere diretto. La squadra sta bene, è cosciente della propria forza e anche di essere stata due mesi senza calcio, la tifoseria sogna ad occhi aperti quelli che potremmo fare, si stanno spostando in massa verso Málaga. Tutto ciò è competitività, rivalità, noi non vogliamo far rimanere male i nostri tifosi in questa stagione.”
Emery risponde anche agli infortuni di Pareja e Carriço che dovrebbero saltare, almeno, il match di stasera: “Dopo i diversi incidenti del precampionato, i giocatori che hanno già recuperato sono una percentuale alta. Abbiamo gli infortuni di Pareja e di Carriço, però il resto del gruppo sta bene. Ad alcuni gli mancano i picchi di forma, però a livello mentale la gente è preparata. La squadra sta bene, sa come deve affrontare la partita. I nuovi, nel ritmo di adattamento che richiede tempo, si stanno aggregando e con l’andare degli allenamenti e delle partite faranno progressi.”
La conferenza stampa di Emery viene chiusa dal caso dell’estate. Sintomo che il Siviglia non è più il piccolo club di una volta, anche l’equipo andaluso può vantarsi di una poltrona per due come succede spesso a club come Real Madrid o Barcellona. O meglio ad una porta per due: Beto o Sergio Rico? “Il tema del portiere è molto chiaro per me. Ho la fiducia e sono assolutamente certo che Beto che ci ha difeso nelle ultime due stagioni, è quello che vedremo in questa stagione, è quello che abbiamo. Sergio la stagione scorsa per alcune circostanze ha dato segni di crescita, e lo avremo e lo rispetteremo. Io confido in entrambi. La partecipazione dei due sarà sicuramente richiesta, ci alterneremo per molte circostanze (Champions, coppa, n.d.r.) e spero vivamente che non si infortunino, per avere entrambi svegli affinché possano andare in scena in qualsiasi momenti della stagione. C’è sempre un inizio. Se domani (oggi n.d.r.) giocasse Beto e lo facesse bene, e se ci fosse Sergio, il ragazzo che l’anno scorso ha rotto la titolarità, la fiducia per entrambi sarà uguale." Questa sera alle 20:30 non perdetevi l’inizio della Liga.