Paradiso perso, forse ritrovato. Quello vissuto da Ciro Immobile al Borussia Dortmund è stato un anno di purgatorio: dopo la stagione strabiliante con la maglia del Torino, il passaggio in Bundesliga poteva e doveva significare molto in termini di consacrazione a livelli internazionali. Invece, la fredda accoglienza tedesca e lo scarso ambientamento nella valle della Ruhr, con colpe in parte anche proprie, non gli hanno fatto spiccare il volo. L'attaccante napoletano ha deciso di ripartire, stavolta verso un lido più caldo, in termini di ambiente e di passione. Siviglia è l'occasione giusta per mettersi nuovamente in mostra.

Il palcoscenico del Ramón Sánchez Pizjuán di Siviglia è uno di quelli più importanti: la Champions League, la Liga Spagnola ed anche la Supercoppa Europea che si gioca stasera contro il Barcellona di Messi. "E' già stupendo giocare questa partita e sfidare Messi. Magari gli chiedo la maglia. Vediamo".

L'attaccante azzurro ha parlato, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, delle prime sensazioni provate con la maglia del Siviglia, senza nascondersi però sulle colpe del fallimento tedesco: "Sono molto contento. È da quando sono arrivato che il mister mi tratta come un top player. Non so se giocherò titolare, se farò qualche minuto o resterò in panchina. Non importa, siamo all’inizio. Invece è molto importante sentire tanta fiducia attorno a me, quella che non c’era a Dortmund. Quando giocavo io, la squadra non andava bene. Poi mi son fatto male e infine ho sprecato delle chance. Insomma, le colpe sono da dividere".

Si volta pagina, pensando solo ed esclusivamente alla nuova avventura con la squadra andalusa, che dovrà essere la stagione del riscatto: "Sì. Questa è una stagione molto importante per me, devo tornare a grande livelli, rinascere. C’è anche l’Europeo. Può davvero essere l’anno buono per il salto, sto lavorando per quello. Conte mi ha parlato nell’ultimo stage. Mi ha detto che devo giocare con continuità. E io gli ho risposto che era per questo che volevo andar via da Dortmund. Detto, fatto".

Del domani non v'è certezza alcuna ed Immobile, punzecchiato su un eventuale ritorno in Serie A, torna a sottolineare la preferenza per la sua terra natia, anche se la mente ed il corpo sono rivolte alla stagione che sta per iniziare: "Beh, la mia preferenza va alla squadra della mia città e della mia famiglia, ovvio. Devo dire con onestà che quest’estate il Napoli non mi hai mai chiamato. In futuro vedremo. Ma adesso, l’ho detto, voglio fermarmi e vincere il più possibile col Siviglia".