Partire da strafavoriti, ritrovarsi a inseguire una outsider, poi sempre a inseguire un'altra underdog, infine rispettare i pronostici. Questa in sintesi la stagione del Paris Saint-Germain, che stasera si è laureato campione di Francia per la terza volta consecutiva, la quinta nella storia dopo le affermazioni del 1986 e del 1994. Un titolo sofferto, non un dominio come ci si poteva aspettare, visti gli exploit prima del Marsiglia, caduto però nel 2015, poi del Lione, che nelle ultime giornate ha cominciato ad accusare un calo.
E così la squadra di Blanc ne ha approfittato, come un avvoltoio, magari senza mai brillare troppo, ma diventando efficace nel momento della verità. Ed ora attenta alla tripletta, visto che si giocherà anche la finale di Coupe de France.
La certezza matematica del titolo è arrivata questa sera, con la vittoria per 2-1 sul campo del Montpellier, l'ultima squadra a vincere il campionato prima del tris dei parigini: Lavezzi e Matuidi nel primo tempo hanno messo la firma sull'ultimo mattoncino, prima che Mounier accorciasse le distanze. In realtà però il trofeo stava già al Parc des Princes settimana scorsa, quando il Lione secondo in classifica è caduto rovinosamente per 4-0 sul campo del Caen, dando il +6 a Ibra e compagni.
Una squadra con una forza offensiva incalcolabile, penalizzata da tanti infortuni e defezioni, ma troppo forte per non vincere questo titolo. Blanc resta comunque nell'occhio del ciclone, ma fa un piccolo passo per uscirne. In attesa dei cambiamenti che potrebbero arrivare in estate, il PSG si gode il quinto sigillo.