Nella ventinovesima giornata della Ligue 1 il Psg cade 3-2 a Bordeaux regalando al Lione la possibilità di volare a +4 in classifica, nonostante la doppietta di Zlatan Ibrahimovic. A fine partita l'attaccante svedese accende la polemica, perde la testa nel tunnel verso gli spogliatoi e si scaglia prima contro il direttore di gara e poi addirittura contro l'intera Francia:"Sono quindici anni che gioco a calcio. Non ho mai visto un arbitro così mediocre in questo paese di merda. Questo paese non merita il Psg".
Qualche ora ed è lo stesso Ibrahimovic a fare un rapido passo indietro con le scuse pubblicate sul sito del Psg. "Volevo precisare che le mie frasi non erano di certo dirette alla Francia e ai francesi. Ho parlato di calcio e non di altro. Abbiamo perso la partita: questo lo accetto ma non posso essere d'accordo con un arbitro che non applica le regole. Non è la prima volta che questo accade. Ho parlato sulla scia del nervosismo: tutti sanno che in certi momenti le parole possono superare il pensiero. Voglio scusarmi con le persone che si sono offese"
Troppo tardi, è ovvio. Una simile frase fa il giro del mondo in pochi secondi e diventa rapidamente un caso politico. Sull'argomento interviene addirittura il ministro dello sport francese, Patrick Kanner, che su Twitter scrive: "La delusione di Ibrahimovic non giustifica gli insulti all'arbitro e al paese che lo ha accolto. Si deve scusare". "Coloro che ritengono che la Francia sia un 'paese di merda' possono andare via". Marine Le Pen entra a gamba tesa contro Zlatan Ibrahimovic. Su Twitter la leader di Front National non accetta chi sputa nel piatto in cui mangia.
La commissione disciplinare della Lega calcio francese esaminerà giovedì le parole shock di Zlatan Ibrahimovic. In particolare Ibra rischia di essere sanzionato per la sua sfuriata di ieri sera nei corridoi dello stadio Chaban-Delmas, quando ha inscenato uno sfogo violentissimo davanti alle telecamere.