5 dicembre 1993, nella pampa argentina, precisamente a Balnearia (Cordoba), nasce Luciano Vietto. Quando vivi in Argentina, una delle patrie del calcio, non hai bisogno che tuo padre ti chieda quale sport vuoi praticare. Hai una scelta limitata, un destino segnato. Nel barrio, infatti, vi è uno e un solo gioco: il fùtbol.
Luciano entra a far parte della squadra del suo paese, ma vi rimarrà poco perché le sue abilità con la pelota non possono passare inosservate. Il Racing di Avellaneda, una delle migliori squadre argentine, si fionda su di lui e lo inserisce in quella che fu la prima squadra albiceleste a vincere la coppa Intercontinentale. Il classe 93 fatica, però, per via della giovanissima età, a mettere minuti nelle gambe. L'esordio avviene solo il 7 ottobre 2011, contro il Lanus, grazie al Cholo Simeone che, a quattro minuti dalla fine, lo getta nella mischia per il forcing finale. Il ragazzo, però, non si è ancora attrezzato per i miracoli e quello scampolo di partita concessogli è troppo breve per poter dimostrare il proprio valore. Torna così in panca e ci rimarrà, purtroppo, a lungo.
L'esordio da titolare avviene, infatti, quasi un anno dopo, il 3 settembre 2012 contro il San Martin de San Tuan. Dategli 90 minuti, piuttosto che quattro, e lui farà 3 gol, risultando man of the match alla prima da titolare fra i grandi. Luciano Vietto si presenta al mondo mostrando tutto il suo repertorio nelle tre marcature: destro da fuori area, colpo di testa e sinistro chirurgico. Si inizia a parlare tanto di lui e scoppiano i paragoni illustri con i top players già afferrmati.
Sempre di più si inizia a parlare di "El Chico" come il nuovo Radamel Falcao, per quella innata capacità di vedere la porta. Il folletto argentino, 68 kili per 173 centimetri, si distingue anche per la sua duttilità: trequartista, seconda punta e falso nueve. Sa già fare tutto, e pure bene. Nell' estate del 2013, l'Atletico Madrid, che di bomber di razza ne capisce e se ne è regalati tanti (da Torres ad Aguero, da Falcao a Diego Costa), vuole portarlo all' ombra del Calderon. L'Academia, altro nome con cui è conosciuto il Racing, però, non ne vuole sapere di lasciarlo andare. Diego Simeone, suo mentore, è, così, costretto a rassegnarsi.
Dodici mesi dopo, il Villarreal, nonostante le sole cinque marcature in stagione di Vietto, sfruttando il momento poco felice, sia in termini sportivi che economici, lo porta via per soli 5,5 milioni di euro. Offerta ben più bassa di quella presentata, nella precedente sessione estiva di mercato, dalla dirigenza madrilena. Quando la costanza paga, verrebbe da dire. Al suo primo anno al Sottomarino giallo, "Lucky Luciano", a marzo, ha già gonfiato la rete 12 volte in campionato e 6 in Europa League, risultando già il trascinatore del proprio club nonostante la giovanissima età. Per fare un esempio, il ben più sponsorizzato Neymar, al suo primo anno in Spagna, non arrivò neppure in doppia cifra, fermandosi a 9 gol nella Liga. Bel biglietto da visita! Sono tantissime le squadre che lo hanno già messo nel mirino: Real Madrid, Barcellona, Liverpool. La sua clausola rescissoria è di 20 milioni di euro. Ci facciano un pensierino anche le italiane, finché sono in tempo. Anni fa, "qualcuno", prima di lanciare lo spot pubblicitario, parlava di "consigli per gli acquisti".