Gioia e dolore. La partita di Coppa del Re tra Getafe e Barcellona, seppure mediocre dal punto di vista del gioco, mostra sia i lati positivi che quelli negativi di questo gioco attraverso i due maggiori protagonisti in campo: Leo Messi e Neymar. Gioia, per il primo, che segna 2 reti (superlativo il secondo) dopo i 2 mesi forzati di stop. Dolore, invece, per Neymar, che lo stop rischia di subirlo a causa di un infortunio che può rivelarsi molto serio. Per il resto la partita ha ben poco da dire, con i catalani che controllano e gestiscono al meglio l'ampio vantaggio dell'andata contro un Getafe che mete impegno in campo ma che sa già di essere rassegnato all'eliminazione. Ora ai quarti il Barcellona affronterà il Levante, casualmente prossimo avversario domenica nella partita valevole per il ventesimo turno di campionato. Andiamo ad analizzare l'evolversi del match.

PRIMO TEMPO - Il Tata Martino sorprende tutti mandando in campo una formazione che conta due titolari d'eccellenza: i due assi sudamericani Messi e Neymar. Per il resto è il solito 4-3-3 infarcito di riserve. In porta gioca il portiere di Coppa Pinto, in difesa i terzini verdeoro Daniel Alves e Adriano formano insieme ai catalanissimi Puyol e Bartra il quartetto titolare, mentre al centro Cesc Fabregas è accompagnato da Song e Sergi Roberto. In panchina quindi sia Iniesta che Xavi, il quale si accinge a toccare le 700 presenze in gare ufficiali con la maglia blaugrana. In attacco, oltre ai già citati Messi e Neymar gioca Rodrigo Tello. Schiera molte riserve il Getafe, in caduta libera nella Liga dopo un ottimo inizio e consapevole dell'impossibilità di ribaltare il pesante passivo dell'andata. 4-2-3-1 per gli uomini di Garcia Plaza: in porta l'ex Real Madrid Codina è difeso da una linea difensiva composta da Vigaray, Rafa, Alexis Ruano e Roberto Lago, mentre i due mediani Mehdi Lacen e Michel giocano dietro il trio formato da Angel Lafita, Juan Rodriguez ed Pablo Sarabia. Unica punta è Adrian Colunga.

La partita inizia ed è subito nelle mani del Barça che gestisce il pesante vantaggio acquisito all'andata giocando tranquillo e non affondando mai veramente. Solo tante conclusioni da lontano con i vari Messi, Sergi Roberto e Neymar, il Getafe cerca di difendersi in modo a volte un pò troppo ruvido, infatti i vari falli sui blaugrana non tardano ad arrivare. Si arriva così al 26', minuto in cui succede il fattaccio. Tentativo di affondo di Neymar che tenta un cross dalla sinistra, concludendo l'azione, caratterizzata da un allungo del verdeoro, la caviglia destra dell'asso della "Seleçao" si gira in maniera innaturale, provocando forti dolori al giovane sudamericano. Si capisce subito che la situazione è grave e dopo un paio di minuti di tentativi per rimanere in campo l'ex Santos è costretto ad uscire dal campo in favore di Alexis Sanchez. Il brasiliano i sottoporrà ad accertamenti in mattinata, nell'ambiente Barça e non solo c' è molta preoccupazione ma il "Tata" Martino a fine gara si dimostra tranquillo dichiarando che l'infortunio non è così grave come sembra.

Tornando all'incontro, il Getafe prova ad aumentare la propria pericolosità offensiva ed al 30' spreca un ottimo contropiede per incomprensione al limite dell'area di rigore. Poco dopo, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Alexis Ruano si accascia al suolo vittima di un infortunio muscolare, al suo posto entra l'argentino Lisandro Lopez. La gara non è certamente indimenticabile, vista la mole di banali errori e falli da ambo le parti, ma proprio quando sembra che la prima parte debba finire a reti bianche ecco il gol del Barça al 44'. Passaggio di Fabregas per Tello che dalla fascia sinistra fa partire un cross che trova puntuale Messi, lesto a punire Codina con un mancino sinistro. Si va così al riposo con un 5-0 complessivo. Qualificazione assicurata per il Barça ai quarti e secondo tempo che si preannuncia molto tranquillo.

SECONDO TEMPO - La ripresa ha lo stesso ctenaccio del primo tempo: possesso sterile del Barça e Getafe che cerca come può di fermare le avanzate balugrana, che comunque si limitano a tiri da fuori sempre con Messi e Sergi Roberto. Garcia Plaza prova a scuotere i suoi mandando in campo elementi di talento come David Castro e pedro Leon al posto dei giovani Rodriguez e Sarabia, ma chi scuote la gara è un altro ed ha il numero 10. Leo Messi al 62' si inventa un euro-gol: dribbling su Daviid Castro, taglio perfetto di tutta la difesa del Getafe e dribbling sul portiere Codina per poi appoggiare in rete con un comodo tocco a porta sguarnita. Evidentemente col Getafe in Coppa del Re Messi segna solo gol belli, visto che il precedente del 2007 è assolutamente memorabile: palla al piede dal cerchio di centrocampo per poi superare l'intera difesa, portiere compreso. Un gol che a molti ricordò quello di Maradona contro l'Inghilterra ai Mondiali di Messico 1986, una rete che introdusse Messi come fuoriclasse nell'olimpo del calcio.

Dopo questa bellissima rete il match ha ben poco da dire anche se al 69' Xavi riesce a subentrare a Fabregas per marcare così la presenza numero 700. Importantissima cifra tonda per uno dei centrocampisti più completi di sempre, legato indossolubilmente alla maglia blaugrana. Nel finale Messi ha l'occasione di portarsi a casa il pallone all'85', quando si ritrova a tu per tu con Codina, che però questa volta riesce a sventare la minaccia. Codina che sul seguente angolo sbaglia goffamente l'uscita, ma Tello non è reattivo e grazia l'ex portiere "blanco". All'88' ci prova Lafita ma il suo tiro termina fuori di poco così al 90' l'arbitro Manzano fischia direttamente la fine senza dare un recupero che sarebbe stato estremamente inutile. Continua così la marcia nella coppa nazionale per il Barça, mentre il Getafe ora si concentrerà esclusivamente sul campionato per rimediare ad un difficile periodo.