Tanta tensione e grinta agonistica, ma alla fine è solo 0-0. Finisce a reti bianche il "partidazo" del Vicente Calderon, un incontro che vedeva opposte Atletico Madrid e Barcellona, le due squadre capolista di questa Liga a 49 punti. Un pareggio che porta le due squadre a quota 50, col Real che si sfrega le mani e domani potrebbe portarsi a -3 vincendo a Barcellona con l'Espanyol. A questo punto la situazione si farebbe ancora più interessante e tutte e 3 le squadre avrebbero le stesse possibilità di vittoria. Tra le due contendenti, probabilmente il pareggio va meglio al Barcellona, ma oggi in campo si sono viste due squadre alla pari sul piano del gioco.
PRIMO TEMPO - La partita inizia col colpo di scena da parte di Gerardo Martino: in panchina sia Neymar che il rientrante Messi, spazio in avanti al trio d'attacco Sanchez-Fabregas-Pedro, mentre i restanti 8 giocatori sono: Victor Valdes in porta, difesa a 4 con Jordi Alba, Piquè, Mascherano e Daniel Alves e centrocampo a 3 con Xavi ed Iniesta ai lati di Sergi Busquets. Nessuna sorpresa, invece, nell'11 titolare di Simeone: Courtouis tra i pali, difesa a 4 con Juanfran, Godin, Miranda, Filipe Luis, centrocampo sempre a 4 con Gabi, Tiago, Arda Turan e Koke, coppia d'attacco formata da Diego Costa e David Villa. Pronti, via e subito l'Atletico Madrid prova a fare la partita grazie al proprio pressing aggressivo ed alla qualità tecnica dei propri centrocampisti. Uno di loro, Arda Turan, al 3' semina il panico in area catalana arrivando sul fondo e crossando in mezzo, Piquè devia pericolosamente di testa in calcio d'angolo.
Pian piano il Barcellona comincia a comandare le operazioni di gioco, ma il continuo pressing blocca ogni tentativo di azione offensiva dei blaugrana. Pressing, fin troppo aggressivo, perchè i giocatori madrileni ricorrono ad interventi ruvidi che metteranno ko Iniesta, costretto ad uscire nell'intervallo per i continui interventi subiti. Al 27' ecco la palla gol forse piuù ghiotta del match: angolo di Juanfran deviato di testa da Miranda, la palla passa per tutta l'area piccola ma Diego Costa in scivolata non riesce a deviare verso la porta. Il Barcellona, però, non rischia più di tanto ma è davvero poco concludente in attacco, visto che gli unici tentativi sono rappresentati da dei tiri da fuori area che non vanno a buon fine. Termina così dopo 2 minuti di recupero la prima frazione di gara.
SECONDO TEMPO -Ripresa che comincia con un cambio d'eccellenza: fuori l'acciaccato Andres Iniesta ed ecco il ritorno in campo dopo un mese e mezzo di Lionel Messi, che prova subito a rendersi pericoloso con le proprie galoppate verso l'area di rigore. Ma dopo un iniziale aggressività dei blaugrana sale in cattedra l'Atletico che cerca di cingere d'assedio la difesa avversaria con diversi lanci verso l'area di rigore, tutti ben controllati dalla retroguardia "culè". Al 53' ecco una "potenziale" occasione da gol: su azione di calcio d'angolo il pallone arriva a Godin che da due passi calcia incredibilmente addosso ad un prodigioso Diego Valdes, ma è tutto annullato: fuorigioco del difensore uruguayano. Al 63' Diego Costa ci prova da fuori ma la palla finisce lontana dallo specchio della porta. La partita, quindi, is incattivisce e ciò è dimostrato dal durissimo intervento di Mascherano, che nell'occasione rimedia una botta alla testa, su Arda Turan.
Giallo per l'argentino, intervenuto in scivolata. Al 68' Martino si gioca pure la carta Neymar per Sanchez, nel tentativo di dare brio alla spenta manovra offensiva dei suoi. Ma nonostante l'ingresso in campo del brasiliano la gara rimane bloccata. Non servono neanche gli ingressi in campo di Raul Garcia e Rodriguez per scuotere l'Atletico Madrid, si tratta di una partita in cui risultano vincitrici le difese. Nel final e aumenta il ritmo il Barcellona, che manda più volte in affanno una difesa bianco-rossa sorretta alla grande da capitan Gabi, che sbroglia un paio di situazioni insidiose. All'85' ecco il primo vero tiro in porta per il Barcellona: accellerazione di Messi che in precario equilibrio spara un sinistro ben respinto da Courtouis. E' l'ultima vera occasione del match, a nulla serve il tentativo di arrembaggio di entrambe le squadre, la partita si chiude senza alcuna rete. Equilibrio perfetto tra le due contendenti, che si dividono la posta in palio. E chissà che non valga il famoso proverbio: tra i due litiganti, il terzo (il Real Madrid) gode.