Non inizia nel migliore dei modi il campionato del Paris Saint-Germain: gli uomini di Laurent Blanc, campioni di Francia in carica, faticano nell'ottenere il pareggio sul campo del Montpellier. E alla fine la squadra di Fernandez fa festa per un punto inaspettato, ma assolutamente meritato. L'attesa era tutta per Cavani, ma il Matador è partito dalla panchina perché in ritardo di condizione: in attacco spazio allora all'ormai collaudato tandem Lavezzi-Ibrahimovic, sostenuti da Pastore e Lucas. Fernandez risponde abbassando Camara esterno di centrocampo e schierando il trequartista Cabella in attacco a dar man forte a Herrera: una mossa, quest'ultima, che si rivelerà vincente.
Sin dalle prime battute il PSG appare in difficoltà, soprattutto perché non aveva fatto i conti con la tenacia fisica del Montpellier che si concretizza in un pressing asfissiante sul portatore di palla e in tutta una serie di interventi fallosi che innervosiscono i giocatori di Blanc. Risultato: la manovra dei parigini non è brillante e si affida a lanci lunghi, talvolta imprecisi, sui quali ha buon gioco la retroguardia dei padroni di casa. Al 10' Cabella sottrae con un intervento da dietro il pallone a Ibrahimovic, scatta in contropiede Herrera: sulla sua conclusione sporca il pallone arriva nuovamente a Cabella che batte in uscita Sirigu. Il PSG affida la propria reazione a Ibrahimovic, ma lo svedese fatica a inventare perché non supportato adeguatamente dai compagni: in grande difficoltà soprattutto Verratti, autore di molti errori in fase d'impostazione. Da una palla persa proprio dal centrocampista italiano potrebbe nascere il raddoppio del Montpellier, ma Cabella manca la doppietta personale mettendo sul fondo davanti a Sirigu. Ospiti pericolosi solamente con Lucas, ma una deviazione manda sul fondo la sua conclusione. Al duplice fischio alcuni calciatori del PSG circondano l'arbitro Jaffredo per il fallo non fischiato su Ibrahimovic da cui è partita l'azione del gol del Montpellier.
Nella ripresa Blanc manda in campo la stessa formazione della prima frazione, sperando in una scossa da parte degli uomini che nella scorsa stagione hanno vinto il campionato con Ancelotti. Ci provano Ibrahimovic e Lucas su punizione, mentre per il Montpellier Herrera tenta una difficile conclusione al volo. Fernandez toglie un esausto Mounier per inserire al suo posto Martin: il pubblico della Mosson si alza in piedi per tributare una standing ovation all'idolo di casa. Al quarto d'ora il PSG pareggia: Pastore lancia per Ibrahimovic, lo svedese fa la torre per l'accorrente Maxwell che sul secondo palo anticipa Jourdren e insacca. I parigini cominciano a crederci e arriva l'atteso momento di Cavani che prende il posto dell'ex compagno di squadra nel Napoli Lavezzi. Subito un episodio potrebbe cambiare l'incontro: El Kaoutari stende Pastore e rimedia il secondo giallo da parte dell'arbitro Jaffredo. Cavani potrebbe segnare subito il primo gol francese, ma è provvidenziale un difensore del Montpellier a salvare in angolo. Blanc getta nella mischia i due giovani Ongenda e Rabiot: proprio quest'ultimo ha nel primo minuto di recupero l'occasione di siglare la rete del soprasso, ma il suo colpo di testa su calcio d'angolo finisce tra le braccia di Jourdren.
Partenza dunque al rallentatore per il PSG, segno di un campionato che sarà più difficile del previsto: Blanc deve lavorare sullo sviluppo del gioco in fase offensiva, ma sarà fondamentale avere quanto prima Cavani nella miglior condizione. Il Montpellier non farà certo il campionato del titolo di due anni fa, però se manterrà questo atteggiamento Fernandez e i suoi potrebbero togliersi delle belle soddisfazioni.