Nonostante una partita che alla fine si è rivelata molto più difficile di quanto ci si aspettava il Barcellona riesce a battere il Levante e a far rimanere invariato il distacco di 13 punti dal Real Madrid (oggi vincente contro il Betis Siviglia). Assente Messi, preservato per il match contro il Bayern, Vilanova rinuncia inizialmente anche a Xavi, Sanchez, Busquets con Fabregas, Villa e Tello ad offendere e Iniesta a dettare i tempi a centrocampo.
Come si può immaginare parte subito bene il Barcelona che sin dal primo minuto tiene il pallino del gioco e sfodera l'abituale copione nonostante molti attori non siano i soliti noti : linea di difesa molto alta, squadra corta e un tiki-taka sfiancante. Primi minuti senza una vera occasione tranne una conclusione di Fabregas in avvio ben parata da Navas che inizia così la sua grande serata al Camp Nou. Non succede praticamente niente fino al quindicesimo minuto quando Iniesta entra in area sfoggiando qualche numero d'alta scuola, arriva fino alla linea di fondo dove viene steso da Diop, il direttore di gara Undiano Mallenco non ha dubbi e assegna il penalty ai catalani. Dal dischetto va "El Guaje" Villa che si lascia ipnotizzare da Navas, sulla respinta arriva Fabregas ma ancora un grande intervento del numero tredici del Levante salva il risultato. Il Levante gioca con dieci uomini dietro la linea del pallone obbligando i catalani alla conclusione da fuori area o direttamente a scavalcare la difesa per l'inserimento di chi parte da dietro. Proprio in quest'ultima maniera, al 31', Thiago Alcantara serve Tello, il numero 37 colpisce al volo ma non impensierisce il portiere ospite. Primo tempo che si chiude senza vere occasioni e con l'eloquente dato del possesso palla: 77% a favore dei catalani.
Seconda metà che ci presenta lo stesso leit motiv: palla tra i piedi di quelli che vestono blaugrana e ospiti attenti a chiudere ogni spazio possibile. Unica eccezione è il gol annullato al 46' ad Acquafresca. Mallenco vede un fuorigioco inesistente dell'ex attancante del Bologna e su segnalazione dell'assistente annulla la rete che avrebbe regalato un vantaggio immeritato agli ospiti. Vilanova inserisce prima Xavi poi Pedro e Sanchez per sbloccare una partita che nonostante il continuo dominio catalano non si decideva a sbblocarsi. E' proprio il cileno, entrato ad un quarto d'ora dalla fine ad offrire a Villa la palla del possibile vantaggio servendogli un assist d'oro dopo una grande cavalcata sulla destra, ma l'ex Valencia non sembra davvero in giornata e spreca tutto sparando alto da buonissima posizione. Stessa azione al 83', due minuti dopo quella sciupata da Villa, stavolta però Sanchez serve Fabregas, Cesc stoppa e freddo insacca alle spalle di Navas regalando ai padroni di casa la vittoria che vale oltre ai tre punti la possibilità matematica di festeggiare il titolo la prossima giornata. Difatti se il Barcellona dovesse riuscire a espugnare il Sàn Mames e il Real perdere contro l'Atletico, Xavi e compagni avrebbero la certezza del titolo con cinque giornate di anticipo.
Per ultimo, ma non in senso d'importanta, va segnalato il rientro da titolare di Eric Abidal dopo più di 14 mesi dalla sua ultima apparizione tra gli undici iniziali. Grande partita per il francese che piazzato in mezzo alla difesa ha dato sicurezze e tempi ad un reparto che stasera era privo di tutti i suoi pilastri.