Melbourne regala agli appassionati un quadro che non ti aspetti. Mentre saluta anche Nadal - colpito da un fastidioso dolore all'anca - il tabellone cuce un match dalle sfumature surreali: Hyeon Chung affronta Tennys Sandgren, accoppiamento funambolico e fatale. Nello spicchio di tabellone opposto, Edmund ricalca le orme dei due sopracitati e regala un ulteriore scossone al primo Open dell'anno: fuori Dimitrov, e semifinale con Cilic. Soffermiamoci, però, sull'atipico match della parte bassa.

L'incontro

Tennis, Tennys, Tennessee. Un'attrazione morbosa quella contratta da Sandgren, che ha sempre visto la pallina gialla come componente fondamentale della sua vita. Partendo dal nonno, emigrato svedese che si chiamava proprio Tennys"Con un nome del genere mi sono più volte ripetuto: devo diventare un giocatore di tennis, ottimo o meno non importa, ma devo diventarlo" racconta, ed infatti imbraccia la racchetta all'età di 5 anni, spinto dalla volontà e dai genitori. Cresce cullato dallo sport e dai videogiochi - "sarei diventato un pro gamer se non avessi intrapreso la strada del professionismo" - mentre inizia ad assaggiare l' università americana. Il 2011 è l'anno del professionismo, ma il tennis gli regala solo spine e non petali di rosa. Arranca, brancola nei bassifondi di Challenger e Futures, prima della stangata datata 2014: infortunio all'anca, 6 mesi di stop, ed un interrogativo grosso come la sua terra sul proprio futuro. Scivola fuori dalla top 700, il ritorno è lento. Non riesce a staccarsi dal suo orticello - sonda praticamente tutti i Challenger americani possibili ed immaginabili, con un apprezzamento particolare per Tiburon - e balbetta nel circuito ATP. Fallisce nel 2016 l'appuntamento al Roland Garros, torna prepotente l'anno scorso: 5 finali a livello Challenger, tre sigilli, turning point. Adesso batte Wawrinka e Thiem, regalandosi i quarti di finale. Ora c'è Chung al suo capezzale, laddove lui divide l'opinione pubblica per la sua sconfinata ammirazione verso Trump. Un personaggio, non c'è che dire. 

Basilare tennis americano per Sandgren, che non si discosta molto dai suoi connazionali. Classico tennista che gioca bene ogni colpo - in particolar modo un ottimo dritto a sventaglio - ma che non eccelle in nulla. Contro Thiem ha sfoderato un servizio imbarazzante - nell'accezione positiva del termine, per resa, potenza e precisione - ed una condizione mentale spaventosa. 

Sandgren - Fonte: @AustralianOpen/ Twitter.

Capelli lunghi leggermente arruffati, apparecchio, occhiali, e brufoli. Chung sembra la versione della maggior parte di noi verso i 13/14 anni, età che fa da testimone al mutamento radicale del corpo, con la pubertà che sguinzaglia difetti e vezzi. Nasce a Suwon nel 1996, e combatte da subito con una più che accentuata miopia. Costretto ad indossare gli occhiali, racconta: "il dottore mi consigliò di correre su un prato verde, disse che mi avrebbe fatto bene". Il padre, maestro di tennis, lo instrada subito verso il mondo della racchetta, e fa di lui un giocatore. Cresce nel mito di Federer, ma capisce ben presto che Djokovic lo appassiona di più; si convince di poter diventare come lui, e lavora sulla meccanica dei colpi tratteggiando le linee guida del tennis sciorinato dal serbo. Raccoglie ottimi piazzamenti a livello Challenger, prima di assaporare il circuito ATP dal 2015, anno che lo vede issarsi addirittura sino alla posizione N°51. Alcuni stop frenano la sua arrampicata verticale, ma Chung lavora con rigore, pragmatismo, e fa brillare le proprie qualità in maniera certosina. Il finale 2017 gli regala le Next Gen ATP Finals, nel 2018 vuole molto di più, e ce lo ha già dimostrato. Dopo il match contro Djokovic ha dichiarato: "ho battuto il mio idolo, sono felice."

Giocatore pazzesco per solidità e potenza. Concentrato di forza ottimo sia in difesa che in attacco, è capace di ribaltare facilmente lo scambio. Ha nel rovescio il colpo naturale - rilevante per tecnica, potenza e precisione - ma ha lavorato molto anche sul dritto. Prima ficcante, seconda nettamente da migliorare.

Chung - Fonte: @AustralianOpen/ Twitter.

I precedenti

Solo un precedenti, giocato quest'anno ad Auckland. Vittorioso Chung 6-3 al terzo set.