Al termine di un match combattuto, Roberto Bautista Agut batte Juan Martin Del Potro e si aggiudica la finale e il titolo dell'Atp 250 di Auckland, torneo in preparazione agli Australian Open (al via da lunedì) che si disputa sul cemento neozelandese. Successo in tre set per lo spagnolo, che la spunta al fotofinish contro l'argentino, con lo score di 6-1 4-6 7-5, tornando a trionfare ad Auckland a due anni dal primo successo all'ASB Classic. Per Bautista Agut si tratta del settimo titolo in carriera in singolare, il primo da Winston-Salem 2017.
La finale di Auckland inizia subito con prolungati scambi da fondo campo, favoriti dalla superficie non velocissima, in cui si trova maggiormente a suo agio Roberto Bautista Agut, che lavora ai fianchi un Del Potro troppo remissivo. L'argentino ha comunque a disposizione una palla break nel primo gioco dell'incontro, ma viene respinto dal rivale, che chiude il game con un bel dritto lungolinea. L'occasione sprecata costa cara all'argentino, che perde la battuta nel turno successivo, sotterrando malamente in rete un facile rovescio. Ma Del Potro reagisce immediatamente, recuperando il break in un lampo, con una gran accelerazione di dritto e un'ottima volèe di rovescio. Il primo set del sudamericano finisce però qui, tra errori non forzati e atteggiamento rivedibile: ne approfitta Bautista, che conquista altre due break e chiude in scioltezza il parziale con il punteggio di 6-1, mettendo in mostra diversi dritti vincenti.
Ben diverso il Del Potro del secondo set, che inizia a spingere con continuità da fondo campo, ritrova ottime sensazioni con il dritto, varia il rovescio, si inventa anche una soluzione lungolinea e sfonda al servizio. Bautista rimane però in scia, con la sua tipica tigna da giocatore regolarista, non disdegnando di attaccare appena ne ha la possibilità, e agganciando il rivale prima sul 3-3, poi sul 4-4, lasciando andare diversi dritti vincenti. Proprio quando lo spagnolo sembra in grado di produrre lo sforzo che gli potrebbe valere la finale, la partita cambia volto: Del Potro non trema al servizio, con uno splendido rovescio incrociato si porta sul 5-4, costringendo il rivale a battere per rimanere nel set. Qui Bautista soffre il momento, gioca più corto, si fa aggredire dall'argentino, che trova un paio di soluzioni vincenti, e sul set point sbaglia malamente da fondo, affossando in rete un colpo non impossibile. Il secondo parziale è dunque di Del Potro, che con lo score di 6-4 allunga la partita al terzo.
Bautista è però abile a resistere al momento di grazia del giocatore albiceleste, che lascia andare i suoi colpi, trova anche una gran smorzata di rovescio e sembra aver ribaltato l'inerzia della partita. L'argentino non trova però il break in apertura di terzo set, nonostante un netto dominio al servizio che lo conduce sul 3-2. Si prosegue così sul filo sottile dell'equilibrio, con la sensazione che Del Potro possa operare il break decisivo da un momento all'altro, ma la testa di serie numero due di Auckland si fa ricacciare indietro da lunghi scambi da fondo campo che premiano il rivale, abile a resistere e ad agganciare l'argentino sul 4-4. Finale in volata dunque, con DelPo show al servizio (perde pochissimi punti sia con la prima che con la seconda) e Bautista costretto a inseguire: lo spagnolo dimostra però di non aver paura, si issa fino al cinque pari grazie a un gran passante di dritto, e nel game successivo approfitta di un passaggio a vuoto dell'avversario, che concede due palle break consecutive. La prima è annullata con un ace, la seconda è al contrario convertita con un attacco che costringe DelPo a un passante di rovescio difficile da eseguire. L'ultimo game è un concentrato di emozioni: l'argentino si guadagna una palla del tie-break sfondando di dritto, lo spagnolo la annulla con un ace, trova poi un gran dritto vincente che pizzica la riga laterale, e infine alza le braccia al cielo su un erroraccio di Del Potro sul match point.
Bautista Agut (5) - Del Potro (2) 6-1 4-6 7-5