ATP Brisbane, Ottavi di finale, Aleksandr Dolgopolov b. Horacio Zeballos, 6-1 6-2
Continua l'ottimo inizio di 2018 per Dolgopolov che, dopo aver eliminato la sesta testa di serie Schwartzman, batte Horacio Zeballos (numero 66 ATP), sicuramente non uno specialista del cemento, e stacca il pass per i quarti di finale in una partita più combattuta di quello che potrebbe dire il punteggio. La gara è da subito spettacolare, e dopo il break in apertura volano vincenti e colpi da urlo da una parte e dall'altra. L'argentino spreca una palla del contro-break, poi arriva 0-30 sul servizio avversario, ma Dolgo sale in cattedra e conquista il 3-1 in un battito di ciglia. Subito dopo, una surreale risposta di rovescio incrociato, cadendo lateralmente, sancisce il secondo break, oltre che la giornata di grazia assoluta del numero 38 del mondo. Zeballos si mantiene vivo con diversi vincenti, ma i punti che contano sono tutti del suo avversario, che nonostante il 43% con la prima porta a casa un primo set assolutamente entusiasmante, a dispetto del risultato.
Nella seconda partita l'ucraino alza ancora l'asticella, tirando vincenti da ogni zona del campo e ridisegnando le righe del centrale di Brisbane: Zeballos perde inevitabilmente smalto sotto le sassate del figlio d'arte, finendo subito sotto 3-0 grazie ad un paio di colpi in corsa da museo del tennis. L'argentino prova a fare il suo, ma oramai l'inerzia della gara è svanita e Dolgopolov può attivare il pilota automatico. 6-2 il punteggio del secondo set per una partita che, nonostante il risultato secco, ha regalato colpi ed emozioni ad ogni scambio. Ottima la tenuta fisica e mentale dell'ucraino, eliminazione a testa alta per l'argentino.
ATP Brisbane, Ottavi di finale, Nick Kyrgios b. Matthew Ebden, 6-7(3) 7-6(5) 6-2
Molto molto più combattuto invece il derby di casa tra Nick Kyrgios, testa di serie numero 3, altra stella chiamata a far valere il suo talento senza se e senza ma, e l'esperto Matthew Ebden, assolutamente in tiro nel torneo di casa.
Come prevedibile, si scambia subito tanto da fondo, ma mentre Kyrgios sembra un po' camminare sulle uova, abbastanza cauto negli spostamenti, Ebden è molto più attivo sui piedi. Comunque, i primi turno di servizio non danno grane a nessuno dei due, ed entrambi riescono ad aprirsi il campo con il colpo d'approccio per poi chiudere prevalentemente di dritto. Non mancano comunque le variazioni, con diversi ottimi colpi a rete, come la stop-volley che porta Ebden per primo a due punti dal break, alla parità sul 4-3. Occasione annullata con ferocia da Kyrgios, ma il suo avversario continua a trovare colpi da urlo ed a mantenere il vantaggio, chiudendo il 5-4 grazie ad un lob da architetto. Ebden accarezza l'idea della prima palla break sul 6-5, 30-30, quando però Kyrgios sale in cattedra e polverizza la chance col servizio: è tie-break. Il numero 21 del mondo regala subito un mini-break con l'errore, poi prova a rimediare con un paio di vincenti ma Matt Ebden è perfetto sui punti cruciali, scendendo a chiudere a rete, e dopo 50 minuti si ritrova clamorosamente avanti di un set.
Dinamica molto simile al primo anche per il secondo set: sassate in battuta, sassate da fondo, qualche voleé ma soprattutto neanche l'ombra di una palla break. I giochi scorrono lisci come l'olio mentre la tensione cresce, e nonostante questa volta sia Kyrgios a guidare nel punteggio, Ebden non cede e rimane attaccato punto dopo punto. Il next-gen australiano sembra in difficoltà sugli spostamenti laterali, ma riesce sempre a colpire in maniera decisa e centrata e si guadagna, con un passante di rovescio, due occasioni per andare sul 5-3. Il suo avversario però è letale con il servizio, si porta alla parità e chiude il gioco con l'ace. Da lì in poi il set non regala ulteriori sussulti, si chiude di nuovo al tie-break. Stavolta Kyrgios parte bene (2-0), difendendo il vantaggio, ma un blackout a cavallo del cambio di campo permette ad Ebden di issarsi fino al 4-4. Sogno solo accarezzato però dal trentenne di casa: il passante di diritto manda Kyrgios al terzo.
Il contraccolpo emotivo è forte per Ebden, che prova a tenere in apertura del parziale decisivo ma sembra aver perso un filo di convinzione. Al contrario, l'altro è in stato di grazia e disegna il campo con il dritto a sventaglio. È break al terzo gioco, ipotecato da un gran game di servizio. L'equilibrio regge per ancora qualche minuto, ma Ebden sembra alla canna del gas e cede definitivamente: doppio break, 6-2 che chiude la gara e qualificazione, sudata, ai quarti per Nick Kyrgios.
ATP Brisbane, Ottavi di finale, Micheal Mmoh b. Mischa Zverev, 6-2 5-7 6-4
A proposito di next-gen, è colpaccio di Micheal Mmoh, che da numero 175 del mondo stacca il pass per i quarti del torneo di Brisbane sconfiggendo l'esperto Mischa Zverev, ottava testa di serie, e garantendosi una sfida stellare tra giovani talenti contro De Minaur, giant-killer di Raonic.
Il mancino tedesco ha subito l'occasione di portarsi avanti di un break nel primo set, sull'1-1, 30-40, ma Mmoh reagisce con personalità, passando due volte con lucidità dal fondo. Scampato pericolo, l'americano prova a forzare nel game successivo ma va fuori giri, è 2-2. Due terribili errori di Zverev in attacco aprono al primo break, che il giovane afroamericano ipoteca con un gran passante di rovescio. Presa fiducia, il next-gen tiene molto meglio il campo e disegna traiettorie letali da fondo, fino a portarsi a casa il primo set per 6-2.
Il secondo parziale è abbastanza più combattuto, con l'americano subito costretto ai vantaggi sull'1-1, in un game lunghissimo concluso solo da due errori consecutivi di Zverev. Da lì si provede abbastanza tranquillamente seguendo lo spartito disegnato dai servizi, ma Mmoh rischia ancora sul 3-3, quando l'avversario arriva due volte a due punti dal break, ma ancora una volta la spunta. Dominio dei servizi fino al 5-5, è l'undicesimo game a risultare fatale al classe 1998, impreciso da fondo contro il gancio mancino avversario. Occasione colta ovviamente al balzo da Zverev che chiude, a zero, 7-5.
Ad inizio del set decisivo però è il pubblico a spingere subito Mmoh che vola a palla break ma non riesce a rispondere con continuità: è 1-1 che diventa 3-1 quando Zverev, ai vantaggi, strappa il servizio all'avversario e lo conferma con un gran turno alla battuta, chiuso a 15. Ad un passo dal baratro, Mmoh si salva rientrando da 30-40 ed accorciando ai vantaggi. L'inerzia del game rimesso in piedi gli permette di rifarsi aggressivo e cinico, salendo sopra ai colpi e non lasciando scampo a Zverev: in un batter d'occhio è 3-3. Continuano a fioccare le palle break, l'americano torna ancora su da 30-40 con uno splendido rovescio per salire 4-3, mentre il tedesco annulla addirittura due occasioni che avrebbero mandato l'altro a servire per il match. La tensione è massima, e dopo aver tenuto tranquillamente il quinto turno di servizio Mmoh può lanciare la zampata: basta l'unica palla break (e match) del decimo gioco, conquistata con un vincente in risposta, di rovescio, per permettere al sogno americano di continuare: ora, in quarti di finale, c'è la sfida delle nuove generazioni con Alex De Minaur.