Roger Federer apre la sua campagna a Shanghai con un successo. Supera Diego Schwartzman in due set, approda al terzo turno. Un Federer in divenire, alterno. Lo svizzero trae dal servizio le principali risposte, respinge la minaccia sudamericana con attenzione. Errori sparsi, imperfezioni diluite nell'arco della partita. Occorre rifinire la condizione in vista di impegni di superiore levatura. Oggi, sul campo centrale, lo svizzero torna in campo, ancora una volta in chiusura di programma. Sulla sua strada, Alexandr Dolgopolov. Sulla carta, un incrocio favorevole a Federer, che incastra alla perfezione il suo tennis con quello dell'ucraino. I precedenti, a tal proposito, recitano 4-0 Roger. In stagione, a Wimbledon, 63 30 per l'elvetico, prima del ritiro di Dolgopolov per i problemi alla caviglia. In precedenza, tre successi su superficie rapida, a Basilea, Indian Wells e a Melbourne, sede degli Australian Open.
Dolgopolov approda alla partita odierna dopo il sigillo con Feliciano Lopez in tre set. Quattro le partite qui a Shanghai per l'ucraino, chiamato a percorrere il sentiero di qualificazione. Al primo turno, poi, l'assolo con Sock. Stop prematuro per l'americano, resa nel corso del terzo parziale per noie fisiche. Alexandr raggiunge la sfida forte delle sue convinzioni. La finale a Shenzhen non è casuale, sul cemento riesce ad esprimere ottime cose, il suo bagaglio tecnico è invidiabile, le sue soluzioni sorprendenti e definitive. Manca il classico centesimo per fare l'euro, spesso Dolgopolov si scioglie al tramonto, sul confine che separa gli ottimi giocatori e i campioni.
Federer appare nettamente favorito, chiede però alla contesa risposte. Vuole crescere, un passo alla volta, "respirare" la partita vera dopo settimane, limare le naturali carenze. La lunga pausa presenta il conto, questione di misura, di "contatto" con la palla. In questo senso, Dolgopolov può essere un buon test. Lo sguardo si proietta oltre, la sconfitta di Goffin spalanca porte di gloria, Roger è pronto.
Il via non prima delle 14 ora italiana.