Prima senza macchia per Marin Cilic. Il croato, un solo torneo post Wimbledon - terzo turno all'US Open e KO con Schwartzman - riallaccia le scarpette ed impugna la racchetta per sfidare il giovane prospetto greco Tsitsipas, ammirato di recente a Genova su terra. Cilic mostra una buona condizione, i problemi fisici sono alle spalle e la fiducia è in crescita. Due set, poco più di un'ora, una vittoria che proietta al secondo turno e convalida la candidatura della prima testa di serie.
L'impressione è che, a Tokyo, il suo cammino possa accendersi ai quarti. L'avversario designato è Kevin Anderson, finalista a Washington e soprattutto a Flushing Meadows, maltrattato da Rafa Nadal. Il sudafricano è uno dei maggiori protagonisti di questa porzione in cemento. L'apertura nipponica ne è conferma, Anderson evita le insidie d'avvio e piega in due parziali il transalpino Gilles Simon. Il primo set non riserva particolare equilibrio, Anderson è cinico, puntuale al servizio, stacca Simon pungendo in risposta e chiude 62. Maggiore spettacolo nel secondo, dove è il prolungamento a spezzare l'inerzia. Anderson guadagna subito un cuscinetto di margine, ma vede poi Simon costruire un castello di punti che conduce al 56, con set point francese. Qui, Anderson torna in cabina di regia, sequenza e match in archivio. 76.
Dopo 4 sconfitte consecutive, rivede la luce anche il chiacchierato Tomic. Fermato a Chengdu da Edmund, a Tokyo doma in tre set J.Sousa. Terza affermazione con il portoghese per Tomic, come sempre alterno, in perenne oscillazione tra paradiso ed inferno. 63 36 63. Mannarino, superato al 1T sul veloce indoor di San Pietroburgo da Liam Broady, prende quota in Giappone, cancellando, non senza fatica, la wild card di casa Go Soeda. 75 76. Infine, Ryan Harrison respinge Takahashi - 64 46 64.