La rinuncia al torneo di Cincinnati, poi l'annuncio di un'anticipata chiusura di stagione. Kei Nishikori cede il passo all'ennesimo problema fisico di carriera. Il polso destro reclama attenzione, possibile una lesione al tendine, inevitabile un lungo stop. Non il primo di un tennista destinato a convivere con fastidi più o meno gravi. Al Western and Southern Open, restano soltanto tre i top ten in corsa. Due al debutto oggi, Nadal, prossimo a tornare in vetta alla classifica ATP, e Alexander Zverev, fresco vincitore dei tornei di Washington e Montreal. Ieri, infatti, il forfait di Milos Raonic, preventivato alla vigilia della competizione.
Nishikori chiude la sua parentesi sul cemento, antipasto dell'ultimo Slam di stagione, con una semifinale a Washington - KO 63 64 con A.Zverev - e un modesto primo turno a Montreal - resa al cospetto di Monfils. Impossibile, ora, accettare il dolore, non prestare ascolto al fisico.
Il folletto nipponico, recuperi estremi e soluzioni ardite, va ad affiancarsi a Wawrinka e Djokovic, altri fuoriclasse al momento in infermeria. Via social il pensiero di Stan, costretto alla seconda operazione - primo turno a Wimbledon come ultima apparizione in campo - ma pronto ad impugnare tra qualche mese la racchetta. Wimbledon, Londra, teatro anche dell'ultimo Djokovic, costretto al ritiro ai quarti, chiamato a recuperare non solo l'integrità fisica, ma anche la necessaria ferocia.
Un circuito, quindi, più povero, orfano tra gli altri di Federer - schiena - e Murray, ancorato a Nadal e Zverev, il vecchio guerriero e il giovane di talento. Rivalità necessaria, in attesa di un'oasi di ristoro, di rientri in grado di dare una sterzata ad una stagione particolarmente sfortunata.