Fabio Fognini ha un'occasione importante. L'azzurro può infatti aggiudicarsi, tra qualche ora, l'ATP 250 di Gstaad. Parte, nella tarda mattinata, con i favori del pronostico, contro il tedesco Yannick Hanfmann, una sorpresa a questo punto della competizione. Due match di qualificazione, per Hanfmann, oltremodo convincenti, poi la perenne conquista del territorio nel tabellone principale, quattro partite per nobilitare la sua candidatura, placando giocatori di prima fascia, come Feliciano Lopez, o specialisti, come Bagnis e Sousa. Quattro vittorie in tre set, di tennis e carattere. Non è più giovanissimo Hanfmann, ha 25 anni, ma questa tardiva esplosione non è frutto del caso. Talento e soluzioni invidiabili, come Fognini, che non può perdere l'ennesimo treno di una carriera alterna. 

Fabio sta sfruttando ogni passaggio su terra, nella polvere trova la perfetta realizzazione del suo tennis. Corse e rincorse, creazioni improvvise, ideate da un braccio con pochi eguali. Tre partite per Fognini a Gstaad, manifesto del suo gioco intermittente. Due ritorni da un set sotto, con Gombos all'esordio e ieri con Bautista Agut, un duello di fioretto con Gulbis. Fognini protagonista nel terzo e decisivo parziale. 

Dopo la sconfitta ad Umago per mano di Rublev - con conseguente messaggio polemico via social - Fognini ha materiale per zittire i critici e salutare il rosso con un trofeo, prima di avviare l'ultima porzione di stagione sul cemento. Hanfmann, di contro, non ha la pressione del grande appuntamento, catapultato in una realtà nuova può godersi il momento e sfruttare, perché no, le altrui aperture. 

Nessun precedente tra i due, alle 11.30 fase di palleggio nella Roy Emerson Arena, poi la finale. 

ROY EMERSON ARENA STARTS AT 11:30 AM
F (Q) Yannick Hanfmann VS (4) WC Fabio Fognini