Mani al cielo, urlo che spezza il silenzio assordante della sera scesa su San Benedetto. Matteo Berrettini corona una settimana fantastica vincendo il suo primo titolo nella categoria Challenger. Si arrende Laslo Djere, non al meglio.
Berrettini imbraccia il suo cospicuo arsenale, dal quale fanno capolino servizio e dritto: debordante il primo, poderoso e ficcante il secondo; Djere poggia sulla sottile ma tagliente costanza , mista ad una potenza da non sottovalutare. E’ questo l’atto finale che San Benedetto offre ai suoi adepti, accorsi numerosi al Circolo Tennis Maggioni; presentazione da brividi, poi apertura delle ostilità. Berrettini è quadrato, conciso quando stringe la pallina tra le mani: servizio, dritto, e variazioni – tra cui back e palle corte – che danno i loro frutti e feriscono un Djere imballato, compassato nei movimenti, non al meglio della forma. Il serbo – infatti – lo soffre sin da subito, e cede la battuta 15 in occasione del 2° game. Berrettini continua a perseverare nel suo schema, segue fedelmente il suo spartito composto da potenza e palle senza peso; Djere lo rincorre a fatica, è costretto ad annullare due palle del doppio break sul 4-1, e non insidia l’azzurro, stabile nel suo Eden tennistico. L’epilogo è già scritto, Matteo è un treno e fa suo il parziale iniziale.
Primo game del secondo set, ed è già lotta: il serbo mette l’anima in campo, screma dal suo tennis i colpi migliori e prova a pungere Berrettini, quadrato e pressante come al solito. Dopo 10 minuti, il recente vincitore del Challenger di Perugia esce dal limbo con un celestiale dritto in corsa e difende la battuta. Il servizio fa l’andatura, ma Djere rischia la pelle sul 2-2, quando fronteggia con coraggio due palle break non consecutive. Il serbo –però – si spegne a poco a poco, risente delle energie sperperate in questa settimana ed arriva scarico all’impatto con la pallina e cede il break sul 3-2. Si ripete lo stesso copione, Berrettini non molla e trionfa.
M. Berrettini b. (4/WC) L. Djere 6-3 6-4