ATP

Londra riflette il suo animo anarchico e fuori dagli schemi anche sul tennis. Wimbledon - infatti - è l'unico Grande Slam che ha sposato in pieno la possibilità di attuare uno schema particolare per l'assegnazione delle teste di serie. In questo calderone - valido solo per gli uomini  proposto dallo Slam londinese, il ranking del lunedì precedente all'inizio del torneo resta comunque il fattore più importante. Ad esso vengono aggiunti i punti ottenuti sull'erba nell'ultimo anno da ogni singolo tennista - assumendo così valenza doppia - più i 2/3 dei punti ottenuti sull'erba 2 anni fa

Si viene così a creare un sistema che scombussola la classifica ATP e rimescola le teste di serie. Roger Federer - fresco trionfatore ad Halle - agguanta così il 3° posto nel ranking, scalzando Rafa Nadal in 4° - Fedal solo in finale - mentre Stan Wawrinka si sveglia 5°. Andy Murray e Novak Djokovic mantengono la posizione. Balzo di Feliciano Lopez - finale a Stoccarda e vittoria al Queen's - e Gilles Muller. Guadagnano posizioni molti giocatori, tra cui Richard Gasquet e Sam Querrey. Gli Italiani abbracciano due teste di serie: Fabio Fognini - 29 - e Paolo Lorenzi - 32. 

I primi due turni mettono di fronte teste di serie e non, dal terzo iniziano ad incrociarsi i 32 protagonisti del seeding. I primi 8 giocatori si scontreranno con un tennista della fascia 25-32. Quelli che sostano tra la 9 e la 16 affronteranno coloro che risiedono nella fascia 17-24

WTA

Per le donne - invece - tutti i calcoli descritti nelle righe precedenti non valgono. Wimbledon resta fedele al ranking WTA, non scombussolando piani e posizioni delle giocatrici. Così, le 32 teste di serie sono le prime 32 giocatrici al mondo; partendo da Angelique Kerber e finendo con Lucie Safarova. Roberta Vinci è la tds N°31

Resta ovviamente valido il discorso fatto per gli uomini. La fascia 1-8 duellerà con giocatrici presenti nella fascia 25-32. La fascia 9-16 con coloro le quali risiedono nella fascia 17-24