Sono Albert Ramos-Vinolas e Lucas Pouille i due semifinalisti della parte alta del tabellone del Master 1000 di Montecarlo, torneo in corso di svolgimento sulla terra rossa del Principato di Monaco. Il mancino spagnolo ha confermato il successo di ieri contro Andy Murray, battendo in tre set il croato Marin Cilic, testa di serie numero cinque del tabellone monegasco, mentre il giovane francese l'ha spuntata per 7-5 il terzo contro l'uruguaiano Pablo Cuevas. Domani seconda sfida in carriera tra i due: Pouille ha vinto l'unico precedente, in un match di quarti di finale ad Auckland nel 2015.
Il primo quarto di finale sul centrale di Montecarlo vede opposti Albert Ramos-Vinolas e Marin Cilic. Partenza sprint per il mancino spagnolo, che sale subito 3-1, domina negli scambi da fondo campo, approfitta degli errori dell'avversario per mantenere agevolmente la battuta e chiudere il primo set con il netto score di 6-3. La partita cambia nel secondo parziale, quando anche il croato comincia a lottare su ogni palla, divenendo maggiormente incisivo al servizio. Ma è ancora Ramos, decisamente più a suo agio sulla terra rossa del Principato, a trovare il break nell'ottavo game, con Cilic che affossa in rete un comodo dritto. Il croato non si perde però d'animo, e opera il controbreak proprio quando lo spagnolo va a servire per il match sul 5-4. La testa di serie numero cinque del seeding di Montecarlo ha anche un set point sul 5-6, prontamente annullato da Ramos. Il set si decide dunque al tie-break, in cui lo spagnolo fa harakiri: avanti 3-1 e poi 5-3, il giustiziere di Murray si fa rimontare da Cilic, che chiude il parziale con quattro punti consecutivi, allungando così il match al terzo. L'ex allievo di Ivanisevic sfrutta l'abbrivio e vola 2-0 in apertura della frazione decisiva, prima di subire un clamoroso passaggio a vuoto, un black-out prolungato che gli costa la partita. Il croato sbaglia di tutto, in preda alla confusione, e si consegna al rivale, che sbriga la pratica con un altro 6-2.
Ramos-Vinolas (15) - Cilic (5) 6-2 6-7(5) 6-2
Non c'è invece equilibrio nel primo set del quarto di finale tra Lucas Pouille e Pablo Cuevas. Il francese domina in lungo e in largo il parziale d'apertura, vinto con un eloquente 6-0. Ma è tutto troppo facile per essere vero: nel secondo set Cuevas esce alla distanza, prendendo l'iniziativa sulla seconda del rivale e trovando nel rovescio un'arma micidiale. E' così che il francese inizia a perdere certezze, mentre l'avversario carbura come un diesel, sempre più a suo agio sugli scambi prolungati della sua superficie preferita. Dopo oltre un'ora di gioco il punteggio torna dunque in parità, con l'uruguaiano che replica con un 6-3 al 6-0 subito nel primo set. Il match sembra dunque prendere la direzione di Cuevas, che parte forte anche nel parziale decisivo, ottenendo un break che sembra una sentenza per Pouille. Si giunge così al momento della verità, sul 5-4 e servizio per il sudamericano, che si blocca sul più bello, consentendo al giocatore francese, trascinato da un pubblico in delirio, di ribaltare le sorti del quarto di finale. Tre giochi consecutivi valgono infatti al ventitreenne transalpino (numero 17 del ranking mondiale) il ribaltone definitivo, che spedisce un Cuevas spaesato e rintronato negli spogliatoi dopo oltre due ore di tennis. Ora c'è solo Ramos-Vinolas tra Pouille e la finale di Montecarlo.
Cuevas (16) - Pouille (11) 0-6 6-3 5-7