E' David Goffin il protagonsita del terzo upset di rilievo dopo quelli di Murray e Wawrinka. Il belga infatti batte in tre set Novak Djokovic, apparso a corto di energie e soluzioni dopo il climax raggiunto nel secondo set. Al Monte-Carlo Rolex Masters, quindi, altra sorpresa; in semifinale Nadal o Schwartzman
Sono subito problemi per Nole, assente in uscita dal servizio e lento negli spostamenti laterali. Sbaglia due colpi da fondo campo, inciampa nel doppio fallo sul 30-30 e viene infilzato dal dritto del belga. E' subito break. Prova a scrollarsi di dosso la ruggine scoccando un paio di vincenti - rovescio lungolinea ed accelerazione di dritto - ma l'avversario fa buona guardia. Un paio di chicche le mostra anche Goffin - spettacolare la frustata con il dritto in corsa - ma il 12 volte campione Slam risolve l'enigma con il servizio. Da buon metodico, il N°13 ATP presenta il conto anche nel quinto gioco approfittando di un Djokovic scarico e svuotato e con poca forza mentale. Sale 15-40, accoglie l'ennesimo errore e vola avanti di un doppio break. Nole si tiene al galla con il servizio, lucchettando un game a 0. Ma il biondo di Liegi continua a martellare, a far l'andatura da fondo e chiude senza problemi un set dominato
Il secondo parziale inizia bene per Novak. Rischia subito sprofondando 0-30, ma il buon profitto con il dritto e con il servizio salvano il soldato di Belgrado, capace anche di un recupero pazzesco - passante lungolinea di dritto con i piedi ben piantati a terra dopo lo scivolamento - nel game successivo. Rischia grosso nel terzo game: gli errori lo trasportano a doppia palla break, ma il nastro ed il suo coraggio nello spingere annullano le chance. Vince in volata, lottando, e ciò cambia le carte in tavola. Goffin perde il rapporto con la prima, spinge poco la seconda e non riesce a contenere i missili e le sbracciate del serbo che apre il compasso, perlustra ogni zona del campo e sale di livello. Arriva subito il break a 0. Non concede più nulla l'ex numero 1, il quale ribatte anche in maniera ottimale e mette la pulce nell'orecchio del suo dirimpettaio, bravo comunque a resistere ed a far scudo. Il set scivola nelle sue mani, si va al terzo
Timido Goffin anche ad inizio parziale; ininfluente con il servizio, male con il posiziamento: Djokovic nutre la mente, arma il braccio e conquista tre BP, si aggrappa all'ultimo e lo converte. Il belga rischia anche nel successivo game di battuta, ma recupera dal 15-40. Si gioca sul servizio del serbo, David lo sà e mette in campo anima e cuore. Iconico il sesto game, in cui i tennisti si sono protratti per 10 minuti in scambi dispendiosi estraendo anche magie come il lungolinea chirurgico firmato Nole. Qui il belga si guadagna ben 5 palle break giocando un tennis magnifico, che ricalca quello del primo parziale. Djokovic però è un metronomo al servizio, le annulla tutte ed abbassa la serranda. Ma la partita s'infiamma, David prende forza e manovra i colpi in maniera sublime, come se stesse pilotando un aereo. Destra, sinistra, dritto, rovescio. E' contro break, si riapre il match. Il servizio fa l'andatura fino al 6-5, poi arriva il game del K.O. Nole è stanco, sulle gambe, va sotto 15-40 causa le due palle corte errate capaci di spianare la strada a Goffin. Le annulla con la forza del campione, ma ai vantaggi soccombe. Break, set & match Belgio
(10) D.Goffin b. (2) N.Djokovic 6-2 3-6 7-5