I maggiori brividi nel primo pomeriggio. Sul veloce indoor di Londra - nella splendida cornice della O2 Arena - affiorano di colpo fatica e sudore. Andy Murray viene sballottato da angolo a angolo dalle staffilate di Milos Raonic. Colpito dalla potenza del canadese, il n.1 al mondo barcolla, a un passo dal baratro. Il rifiuto netto della sconfitta assume contorni via via più reali, Murray si prende un doppio tie-break e rinvia l'ascesa del più giovane rivale. Ricca di illusione è invece la serata. L'attesa cresce, spasmodica, all'avvicinarsi dell'evento, ma il campo stritola l'emozione, il guerriero nipponico si scopre fragile, inerme. Djokovic ha uno sguardo acceso, sente l'odore del sangue e della lotta. Periodico 61, per scrivere il noto finale.
I migliori momenti della partita tra Murray e Raonic, ad aprire uno straordinario colpo di controbalzo nei prezzi della rete del numero uno, straordinario nell'organizzare il colpo sul passante del canadese
Il match odierno - il via alle 19 ora italiana - pone quindi a confronto i primi due giocatori al mondo, il nuovo e il vecchio re. In palio onore e gloria, ma anche la vittoria alle Finals e la prima posizione della classifica ATP, con Nole pronto al controsorpasso. Regna l'incertezza, come mai in passato. Djokovic - padrone a Londra da diverso tempo - non vive il miglior momento di carriera, è reduce da una seconda parte di stagione nettamente al di sotto dello standard abituale e fatica a trovare con continuità il suo tennis. Cenni di nervosismo, passaggi a vuoto pericolosi, all'interno della medesima partita si consuma un dramma psicologico. La condizione pare in progresso, dopo l'affermazione in tre con Thiem, tre W di peso, senza concedere un set. L'assolo con Nishikori a nobilitare il cammino, a colorare di incertezza la finale. Murray è invece da mesi al top. Catena di titoli per oscurare la stella di Nole e ribaltare le gerarchie della racchetta. Le energie sono ormai al lumicino, il carattere soppianta le naturali difficoltà. Con Raonic l'ennesimo campanello d'allarme, la differente riserva può oggi alterare l'equilibrio della sfida.
I due si conoscono alla perfezione, entrambi basano gioco e tennis su un'incredibile capacità di recupero, entrambi offrono il meglio in risposta. Partita n.25, con Djokovic in vantaggio 24-10. Una superiorità marcata di recente, con Nole avanti 5-1 e 13-2 se si racchiude il contesto alle ultime due stagioni. Nel 2016, le contese sono quattro, solo una però sul veloce. In finale, in Australia, vittoria in tre set di Djokovic. Poi il trittico da terra, con Nole signore a Madrid e Parigi e Andy bravo a prendersi parziale rivincita al Foro. In archivio anche un precedente londinese, alle Finals del 2012 sigillo di Djokovic al termine di una rincorsa ricca di spettacolo. 46 63 75.
Il confronto a Londra tra Djokovic e Murray