Niente da fare per Paolo Lorenzi, che esce di scena al secondo turno dello Shanghai Rolex Masters, sconfitto in due set da Milos Raonic. Troppo più forte il canadese per il nostro ultimo rappresentante in terra cinese, il quale ha provato a difendersi ma ha dovuto scontrarsi con la potenza e con l'efficacia del gioco del suo rivale, capace di mostrare ottime giocate anche con il rovescio, sulla carta il suo colpo più debole ma capace di far malissimo anche oggi.
Pronti via, e Raonic riesce subito ad imporre la pesantezza della sua palla anche in risposta, inducendo Lorenzi a cedere la battuta nel game inaugurale. Il canadese cerca di sfruttare al massimo la netta differenza a livello di potenza, mentre Paolino cerca delle variazioni che, però, raramente danno fastidio al suo avversario quando c'è da tentare il contro-break. Anche perchè il finalista dell'ultimo Wimbledon continua ad essere praticamente ingiocabile quando serve, e in più quando può cerca di mettere in difficoltà Lorenzi in fase di risposta. È ciò che accade nel settimo gioco, quando Raonic ottiene un altro break giocando un game praticamente perfetto, prima di andare a servire a tutto braccio per chiudere il set con il punteggio di 6-2. 6 aces per un totale di 19 vincenti, un Raonic così non si può insidiare.
Lorenzi prova ad invertire la tendenza in avvio di secondo set, cercando di prendersi maggiori rischi sia al servizio che in riposta, ma Raonic è mortifero così come nel primo parziale. E così, nel terzo game arriva il break da parte del canadese, che di fatto ipoteca la vittoria portandosi poco dopo sul 3-1. L'azzurro non riesce a dare il cambio di marcia, nè al tempo stesso cala di intensità, contro un avversario che comunque mantiene alto il livello del suo gioco nonostante i tentativi di variazione da parte del toscano. Milos rischia ma si salva nel sesto gioco sul suo servizio, poi torna a diventare ingiocabile, e a quel punto per Lorenzi non c'è altro da fare che tenere i propri turni di battuta e allungare la partita. Ma Raonic non cede nemmeno di un millimetro - e si concede il lusso di un doppio fallo - nel decimo gioco, quello che chiude la contesa sul 6-4.