Con un messaggio postato nel pomeriggio di ieri sul proprio profilo Facebook, Roger Federer ha reso noto che non prenderà parte alla prossima edizione del Roland Garros, in programma da domenica 22 maggio. Il fuoriclasse elvetico, già a Parigi dall'inizio di questa settimana, ha maturato la sua decisione dopo aver svolto un paio di allenamenti sulla terra rossa degli Internazionali di Francia, motivandola con l'intento di salvaguardare gli ulteriori impegni stagionali, da quelli sull'erba ai tornei sul cemento nordamericano, passando naturalmente per le Olimpiadi di Rio de Janeiro. 

"Mi spiace dover annunciare di aver preso la decisione che quest'anno non giocherò l'Open di Francia - le parole di Federer affidate ai suoi followers sui social network - ho fatto alcuni progressi nell'affinamento della mia condizione fisica, ma non sono ancora al 100% e penso che costituirebbe un rischio non necessario disputare un evento del genere prima di essere al top della forma. Non è stata una decisione facile, ma l'ho presa per assicurarmi di poter giocare per il resto della stagione e per allungare la mia carriera. Rimango motivato ed entusiasta come al solito e il mio obiettivo è ora quello di raggiungere una condizione atletica ai massimi livelli prima di ritornare nei tornei dell'Atp World Tour per l'imminente stagione sull'erba. Mi spiace per tutti i miei tifosi a Parigi, ma garantisco che non vedo l'ora di tornare al Roland Garros per l'edizione del 2017".

Il comunicato di Federer non necessita di alcuna interpretazione: il fenomeno di Basilea non si è ancora ripreso da un inizio di 2016 molto travagliato, contrassegnato prima dall'operazione al menisco dopo gli Australian Open, poi dai ricorrenti problemi alla schiena, che ne hanno impedito la partecipazione al Master 1000 di Madrid e poi compromesso il rendimento in quello di Roma (sconfitto da Dominic Thiem in ottavi di finale). In mezzo, anche una brutta sindrome influenzale che lo ha costretto a dare forfait al torneo di Miami di fine marzo (cemento outdoor). Lo svizzero dunque sceglie di prepararsi specificamente per la stagione sull'erba, che per lui comincerà verosimilmente con il torneo tedesco di Halle, prima di tuffarsi nell'ennesima corsa verso l'ottavo titolo a Wimbledon. Fino a metà giugno Federer avrà dunque disputato solo pochi tornei: a Brisbane e Melbourne (Australian Open) dove ha raggiunto la finale, a Montecarlo (sconfitto in quarti da Tsonga) e a Roma, per un totale di una quindicina di partite in cinque mesi e mezzo. Ora il calendario del tennis internazionale si infittisce, pieno di grandi eventi: dopo il Roland Garros e Wimbledon ci saranno infatti le Olimpiadi di Rio de Janeiro, e a seguire la stagione nordamericana sul cemento (Toronto, Cincinnati e US Open a New York), prima della parentesi asiatica (Shanghai) e della chisura autunnale sui tappeti indoor europei. Evidente la volontà di Federer di non forzare in un torneo duro come il Roland Garros (che peraltro avrebbe avuto pochissime chances di aggiudicarsi) per preservare il suo fisico in vista degli appuntamenti a lui più congeniali di questo 2016.