Si ferma ai quarti l'avventura sul rosso di Monte-Carlo di Roger Federer. Lo svizzero cede a Jo Wilfried Tsonga dopo poco più di due ore di gioco. Un buon inizio per Federer, perfetto nel costruire la sua ragnatela tennistica, nel cogliere l'incostanza di un giocatore di talento come Tsonga. Con il primo set in cassaforte, Roger accusa un lieve calo, fisico e mentale. Tsonga trae respiro dal servizio e mattone dopo mattone "ruba" a Federer le chiavi dell'incontro. Qualche errore "grossolano" di Federer rincuora Tsonga, che intuisce le difficoltà di un giocatore al rientro dopo una lunga sosta. Federer gioca d'azzardo nel terzo per spegnere lo scambio fin dai primi colpi, ma nell'undicesimo gioco consegna il servizio e nel successivo, malamente, saluta il torneo. Un gesto di stizza, quello che conduce alla palla match, che racconta dell'insofferenza di Roger. Passo falso naturale nella rincorsa alla miglior condizione. 36 62 75 Tsonga. 

La partita segue, nei due giochi iniziali, l'ordine dei servizi, Federer offre buone sensazioni, quando conquista, nel secondo game, uno scambio prolungato, in cui Tsonga muove palla e avversario. Primo squillo svizzero nel terzo gioco, Federer bussa alla porta del transalpino in risposta. Tsonga paga la scarsa confidenza con il dritto. Lo schema è perfetto, Jo butta Roger lontano e cambia poi lungoriga per chiudere. La rete infrange però le speranze di Francia, con Federer che prima azzarda la palla corta in risposta, poi risolve l'interrogativo alla terza opportunità, cogliendo l'omaggio di Tsonga. Il punto che conduce alla palla break è d'autore, Federer è maestro nel disegnare un rovescio incrociato che va a cadere nella porzione scoperta di campo, una replica senza appello alla sbracciata potente di Tsonga. 21. Il passaggio a vuoto di Federer rimette in sesto il set, Federer concede non poco: due gratuiti e un doppio fallo, un dritto spettacolare di Tsonga, in corsa, con perfetta coordinazione, vale il 22. La risoluzione del parziale nel settimo game. Tsonga va in battuta sul 33, ma viene infilato da un passante chirugico di Federer. La palla passa in un anfratto stretto, nell'unico spazio disponibile. 0-30. Tsonga ha la forza per risalire, portarsi a palla game e scongiurare la caduta. Manca però l'ultima spallata, Federer trova un'altra palla break. Tsonga va al corpo con la prima, ma cade sulla seconda. Roger prende la rete, volée di rovescio a completare il cerchio, poi sul punto decisivo rovescio profondissimo in risposta. Tsonga non riesce ad organizzare il colpo. 43. L'ultimo appiglio, per Tsonga, poco dopo. Il francese tiene sul servizio di Roger ed ha una preziosa palla per l'aggancio. Federer, con coraggio, si butta a rete e si salva. Gioca poi due dritti pesanti, veloci, per il 53. Epilogo con un'ulteriore rottura. Tsonga non trova continuità e chiude il set d'avvio con 17 errori, a fronte di soli 6 vincenti. 1/5 nei pressi del net per Tsonga, 7/10 per lo svizzero. 63. 

Tsonga - Source: Michael Steele/Getty Images Europe

Punto di svolta all'alba del secondo. Federer crolla 0-40, con un affondo in contropiede di Tsonga e volée al seguito. Bravo Roger ad aggrapparsi alla battuta - ace, prima vincente, smash difficile - ancor più bravo Tsonga a riprendersi e a piazzare il lungolinea di rovescio per la rottura. Il divario - a favore del francese - è evidente, il calo - specie fisico - di Roger si abbina alla crescita - in battuta - di Tsonga. I turni del transalpino scivolano via, rapidamente, mentre Federer annaspa. Altro break nel quinto game. Federer è lento di piedi, ha comunque l'occasione per tenere il servizio, ma sbaglia uno smash comodo e Tsonga, col dritto, sale in quota. 41. L'ampio margine non giova al transalpino, che accusa, subito dopo, un momento di superficialità. Avanti, non mette il punto, e Federer alza la voce. Scambio elegante di rovescio, poi cambio di passo col dritto. Come on di Roger. 42. Tsonga si risveglia, una doccia fredda rimette nella partita il francese, bravo a far tesoro di un gratuito di Federer, non da Federer. Lo svizzero è magnifico nel sollevare da terra il passanto di Jo, ma sulla seconda volée, semplice, va in corridoio. Delusione evidente, Roger si piega e osserva la racchetta nella polvere. 52. Tsonga, questa volta, mantiene alto il livello di guardia e prolunga la sfida al terzo. 62.

Tsonga - Michael Steele/Getty Images Europe

Un Federer di ben altro tenore nel frangente decisivo. Lo svizzero torna a cucire la sua tela, ri-acquista potenza e profondità e fa male a Tsonga. Il francese deve lottare sul filo dell'equilibrio nel secondo gioco, il primo in battuta. Game ai vantaggi, botta e risposta continuo, con Tsonga che deve fronteggiare il ritorno di problemi in uscita dalla battuta. Nel primo colpo dopo il servizio, Jo va in difficoltà e spesso sbaglia. Federer è lì, ma non riesce a completare l'opera. Quasi 10 minuti, parità. Meno problematica la successiva fermata, un rovescio lungoriga di Roger mette paura al francese, ma la prima accorre a togliere le castagne del fuoco. 22. Affiora la stanchezza, Federer è meno reattivo, ma Tsonga non ha la giusta ferocia. Due seconde di Roger, due errori del transalpino. Un'ulteriore soluzione termina la sua corsa in rete, Federer sottolinea il punto. 32. Il sesto gioco evidenzia le lacune dello svizzero. L'assenza prolungata dai campi presenta il conto, Tsonga, con intelligenza, fa muovere Federer e arrivano punti facili. Roger sbaglia, Tsonga a 0 per la parità. In riserva, Federer accorcia, rispolvera il serve and volley, gioca con particolare attenzione e con un tocco di volo annulla l'eroica difesa di Tsonga. 43. La tensione cresce con lo scorrere delle lancette e del punteggio, il pubblico sostiene Federer, Tsonga stoppa però lo svizzero con un ace vitale nell'ottavo gioco. Altissimo il livello di Federer nel passo successivo. Passante di rovescio, volée che si addormenta nei pressi della riga di fondo, seconda lavorata a griffare un game perfetto. Tsonga mostra le prime crepe, costretto a servire per restare nella partita. Doppio fallo e dritto in avanzamento in rete, la prima però è salvifica. 55. Roger abbassa la testa all'undicesima tornata. Un assalto all'arma bianca punito da Tsonga, poi uno schiaffo al volo che apre la porta al passante francese e infine un'altra sortita nei pressi del net a cui Jo replica con un dritto lungolinea perfetto. Un parziale di 8 punti a 3 che permette al transalpino di servire per la partita. Federer si costruisce una sparanza, gioca due grandi colpi - dritto inside/out e smash, risposta di rovescio - ma incappa poi in una serie negativa. Volée comoda che Roger malamente sparacchia - con richiamo per palla in tribuna - dritto lungo. 75 Tsonga.