Andy Murray prosegue nel suo momento negativo sul cemento americano. Dopo essere stato eliminato a sorpresa dall'argentino Delbonis a Indian Wells, lo scozzese numero due del mondo va fuori al terzo turno anche a Miami, teatro del secondo Master 1000 stagionale. Stavolta ad essergli fatale è il ben più talentuoso Grigor Dimitrov, testa di serie numero 26 abile a rimontare un match che si era complicato dopo il primo set, conclusosi al tie-break. 6-7 6-4 6-3 il punteggio in favore del bulgaro, che prima approfitta di un passaggio a vuoto del britannico per pareggiare i conti nel secondo parziale, poi mostra tutta la varietà dei suoi colpi nel momento decisivo dell'incontro, quando l'avversario crolla mentalmente, assalito da un nervosismo per certi versi inspiegabile. Con questa sconfitta Murray non potrà difendere i punti della finale raggiunta a Key Biscayne l'anno scorso, e la parte bassa del tabellone diventa adesso terreno di conquista di vari outsider, tra cui Milos Raonic, che sembra il candidato più credibile per l'accesso in finale.

Il primo game della partita è il microcosmo dell'intera sfida: Dimitrov va sotto 0-40, rimonta e si salva per un attimo dal break, che però giunge nel turno di servizio successivo. Il bulgaro commette vari doppi falli, ma è bravo a rimanere concentrato e a recuperare lo svantaggio contro un Murray indolente, che si limita a fare il compitino, ma finisce per incorrere in un numero clamoroso di errori non forzati (saranno oltre cinquanta alla fine). Dopo un'ora di gioco il primo set si decide al tie-break, dove la testa di serie numero 26 ricorda a tutti perchè è così in basso in classifica: un altro doppio fallo alimenta un lungo passaggio a vuoto che Murray non spreca, aggiudicandosi il gioco decisivo per sette punti a uno. Sembrerebbe l'inizio di una gara in discesa per il britannico, ma è invece solo il punto di partenza di un match fatto di montagne russe. Lo scozzese va sotto in un lampo 0-4, con tanto di racchettate picchiate sulla sua borsa al cambio campo e polemiche continue con l'arbitro. Dimitrov ama però complicarsi la vita, si fa recuperare uno dei due break gentilmente concessi dal rivale e sul 5-4 deve fronteggiare una palla break che annullerebbe il vantaggio ottenuto. Qui il bulgaro si presenta a rete con un mix di coraggio e incoscienza, chiudendo al volo su un passante troppo alto di Murray. E' il momento della svolta, perchè a fatica il ventiquattrenne Grigor porta a casa il secondo set allungando così la sfida sul centrale di Crandon Park.

Nel terzo parziale Murray sembra poter riprendere il controllo delle operazioni, salendo avanti nel punteggio con un break in suo favore, ma il confronto sale di colpi, e ad avvantaggiarsene è il bulgaro, che comincia a mettere in mostra lampi del suo talento per recuperare immediatamente e mettere pressione al numero due al mondo. Lo scozzese accusa un altro black-out, che stavolta gli costa l'eliminazione dal torneo, perdendo ancora una volta due servizi consecutivi che regalano a Dimitrov l'approdo agli ottavi di finale sconfiggendo un top ten a un anno dall'ultima volta. Oggi per lui sarà sfida con il francese Gael Monfils, con il quale è sotto 3-1 nei precedenti e ha perso l'ultima partita giocata lo scorso anno sulla terra rossa di Montecarlo.

Dimitrov (26) - Murray (2) 6-7(1) 6-4 6-3