I tornei disputatisi la scorsa settimana a Mosca, Vienna e Stoccolma hanno delineato la lista di partecipanti al Masters di fine anno, che si svolgerà ancora una volta presso l'avveniristica O2 Arena di Londra su superficie indoor. Sono da settimane certi di essere ai nastri di partenza delle Atp Finals Novak Djokovic, Roger Federer, Andy Murray e Stanislas Wawrinka. Nel corso dell'autunno si sono aggiunti poi anche Tomas Berdych e Rafa Nadal, mentre sono a un passo dalla qualificazione Kei Nishikori e David Ferrer, ancora non ufficialmente sicuri di sbarcare nel Regno Unito, ma in realtà al sicuro da ribaltoni dell'ultim'ora, in quanto i loro diretti inseguitori - Tsonga, Gasquet e Cilic - sono indietro di 1400 punti, un gap enorme da colmare in due settimane di tennis (Basilea, Valencia e Parigi-Bercy gli ultimi tre tornei prima della kermesse finale).
E' dunque praticamente tutto pronto per lo spettacolo delle Atp Finals, che dovranno incoronare il Maestro dei Maestri edizione 2015, anche se da qui a Londra potrebbero esserci dei piccoli mutamenti nel ranking (che dovrebbero riguardare la seconda posizione con in lotta Murray e Federer, la quinta con il duello Berdych-Nadal, e la settima tra Nishikori e Ferrer). Novak Djokovic chiuderà ancora una volta l'anno da numero uno, specchio fedele di una stagione straordinaria, impreziosita da tre Slam vinti (oltre alla finale del Roland Garros) e dai vari Master 1000 che lo hanno visto trionfare da marzo a ottobre (Indian Wells, Miami, Montecarlo, Roma e Shanghai). Ma tra il serbo e la sua quinta affermazione al Masters ci saranno i più forti avversari che il circuito maschile propone. Vediamo insieme come arrivano a Londra tutti i partecipanti alle Finals, al netto degli ultimi sprazzi di tennis ancora da disputare.
1. Novak Djokovic. Come accennato, il serbo è il grande favorito per una nuova vittoria a Londra, imbattuto dalla sconfitta in finale a Cincinnati contro Federer, e reduce dalla doppietta cinese Pechino-Shanghai. Solidissimo tecnicamente e psicologicamente, sorretto da una condizione atletica eccezionale, Nole potrebbe temere solo il suo rivale elvetico, avversario pericoloso sulla breve distanza dei due set su tre e sulla superficie indoor. Un'eliminazione prematura o una sconfitta con uno degli altri "Maestri" sarebbe una sorpresa.
2. Andy Murray. Lo scozzese ha disputato una stagione continua ad alti livelli, cui è però mancato sinora il grande acuto. Vincitore a Montreal contro Djokovic, ha subito una lezione di tennis a Wimbledon da Federer, per poi steccare agli US Open di New York. Ha vinto a sorpresa il Masters 1000 di Madrid, e si è esaltato in Davis, riportando la Gran Bretagna in finale (da disputare a fine novembre contro il Belgio), ma non ha mai avuto un gran feeling con le Atp Finals, nonostante ne sia il padrone di casa. Deve riscattare l'eliminazione nel girone dello scorso anno, quando Federer gli concesse solo un game nella gara decisiva.
3. Roger Federer. La stagione di Federer è cambiata dal Roland Garros in poi. Dopo qualche sprazzo di buon tennis nei primi mesi del 2015, lo svizzero è tornato a a danzare sull'erba di Halle e Wimbledon, arresosi solo a Djokovic. A Cincinnati ha trionfato dando spettacolo e agli Us Open ha giocato un tennis spaziale prima di sbattere contro il solito Nole, solido come una roccia (il copyright è dello stesso Roger). Brutta la sua sconfitta a Shanghai contro Ramos-Vinolas, in un finale di stagione che tradizionalmente regala al fenomeno da Basilea grandi soddisfazioni. E' a caccia del suo sesto titolo al Masters.
4. Stan Wawrinka. La sua ultima apparizione all'O2 Arena si è conclusa lo scorso anno proprio in una semifinale prima vinta e poi persa contro il suo connazionale Federer. Un motivo in più per Stan per cercare il riscatto, al termine di un'annata coronata dall'incredibile trionfo del Roland Garros contro Djokovic, ma troppo discontinua negli altri tornei.
5. Tomas Berdych. Pochi squilli nell'annata del giocatore ceco, tra cui il successo di ieri a Stoccolma e quello di poche settimane fa a Shenzhen. Continuo, ma mai realmente competitivo con i big, dovrà alzare il suo livello di gioco per raggiungere le semifinali a Londra.
6. Rafa Nadal. E' il vero punto interrogativo di questo finale di stagione. Il suo 2015 è stato deludente, quantomeno considerando gli standard cui aveva abituato tutto il mondo del tennis. Dopo aver fallito gli appuntamenti sul rosso primaverile, ha fatto peggio a Wimbledon e sul cemento americano. Apparso in netta ripresa nella trasferta cinese, è ora atteso a un trittico fondamentale (Basilea, Parigi Bercy, Masters) per cogliere un grande successo sul filo di lana.
7. Kei Nishikori. Per il nipponico tascabile è già un ottimo risultato essere nuovamente a Londra, confermandosi dopo l'exploit del 2014, in cui aveva raggiunto la finale a Flushing Meadows. Non sembra però in grado di ripetere i suoi successi più clamorosi, a meno di colpi di scena al momento fuori programma.
8. David Ferrer. Doveva essere la stagione della sua definitiva uscita dall'elite tennistica, eppure il buon David, senza ottenere risultati di enorme prestigio, ha continuato a raggranellare punti in giro per il mondo, dalle Americhe all'Europa, passando per l'Asia. L'ennesimo Masters - ormai vicinissimo - sarebbe un riconoscimento alla carriera.