Esce di scena al secondo turno del Masters 1000 di Shanghai l'azzurro Fabio Fognini, eliminato dal sudafricano Kevin Anderson, testa di serie numero dodici del tabellone cinese, che con questa vittoria aggiorna a 4-1 il suo record nei testa a testa con il tennista ligure. 6-3 7-6 il risultato finale.

Nulla da fare dunque per Fabio contro il servizio di Anderson, che riesce a mantenere il servizio per tutta la durata dell'incontro, annullando l'unica palla break concessa all'inizio del primo parziale. La battuta del sudafricano si rivela - come prevedibile - il colpo fondamentale per le sorti dell'incontro. Con una percentuale del 66% di prime in campo, da cui ricava l'84% dei punti con 15 aces, Anderson controlla con buona tranquillità i suoi turni di servizio, mentre Fognini comincia a spazientirsi per non riuscire a entrare nello scambio e far valere le sue migliori doti nei colpi di rimbalzo. Un passaggio a vuoto nel primo set, sul 3-2 in favore della testa di serie numero dodici, procura il break decisivo ad Anderson, che non ha problemi nel chiudere il parziale con il punteggio di 6-3.

Il secondo set segue senza sussulti l'andamento dei servizi, con Anderson che continua a martellare l'azzurro con ace e prime vincenti. Dal canto suo Fognini controlla i suoi game in battuta e si giunge così al tie-break, inevitabile conclusione di un parziale poco spettacolare. Qui Fognini torna ad essere lo sciagurato Fabio del tennis italiano, tra errori non forzati e cali di tensione. L'avversario non si lascia sfuggire l'occasione di chiudere il match aggiudicandosi il tie-break per sette punti a uno. Nel prossimo turno Anderson affronterà il giapponese Nishikori, che ha oggi sconfitto in rimonta Nick Kyrgios. I precedenti sono tutti a favore del nipponico, che ha vinto i due incontri disputati con il sudafricano, entrambi nel 2015 (semifinale ad Acapulco e finale a Memphis). Per Fognini si tratta di un'occasione sprecata, dopo il buon esordio di ieri contro il portoghese Joao Sousa.