Gli Internazionali BNL d'Italia ci hanno consegnato la nuova classifica del tennis maschile, e la top-three non è cambiata. Novak Djokovic, dominatore del torneo romano, conferma la propria leadership davanti a Roger Federer, l'ultimo ad arrendersi allo strapotere del giocatore serbo, e a Andy Murray, il quale ha abbandonato anzitempo la Capitale a causa, in base alle sue dichiarazioni, di una stanchezza e un calendario fittissimo che non gli hanno consentito di arrivare con la giusta lucidità e freschezza atletica all'appuntamento italiano. A fare impressione, però, ci pensano i numeri relativi ai punti che distanziano tra loro i primi tre giocatori al mondo. Djokovic mantiene poco meno di 5.000 punti di vantaggio su Federer e addirittura 6.800 di vantaggio su Murray: considerando che il vincitore della medaglia d'oro a Londra 2012 è fermo a quota 7.040 punti, il numero 1 al mondo ha praticamente doppiato il numero 3. Roba da fantascienza.

Si assiste, intanto, a un po' di movimento alle spalle del suddetto terzetto. In quarta posizione staziona ora Tomas Berdych, capace di ottenere una posizione di rilievo quando mancano sempre meno giorni all'appuntamento con il Roland Garros: il quarto posto significa, in funzione del tabellone parigino, un sorteggio un po' più abbordabile almeno per la prima settimana di gioco. Al quarto posto, fino a una settimana fa, era possibile trovare Milos Raonic, ma l'esito negativo del torneo capitolino ha portato il canadese a scendere fino alla sesta piazza, scavalcato anche dal giapponese Kei Nishikori, fermatosi al cospetto di Djokovic ai quarti di finale. Alle spalle del già citato Raonic troviamo, per l'appunto, Nadal: fa decisamente impressione trovare il giocatore maiorchino in una posizione del ranking così bassa dopo averlo ammirato per quasi un decennio tra le prime due-tre piazze della classifica. A chiudere la Top Ten ci pensano David Ferrer e Stanislas Wawrinka, semifinalisti con merito a Roma, e il croato Marin Cilic, incapace di dare seguito a uno US Open vinto ormai quasi un anno fa.

A pochi giorni dallo start del secondo torneo del Grand Slam stagionale, dunque, non appare troppo difficile pronosticare una finale tra Djokovic e Federer, salvo clamorose sorprese nel cammino dei due capolista del ranking oppure ritorno di fiamma di Ferrer o Nadal. Le ultime uscite ufficiali di un certo livello del maiorchino, spazzato via da Wawrinka a Roma e soprattutto da Murray nella sua Madrid, hanno evidenziato ancora dei limiti sul fronte atletico, ma anche nel piano del gioco che Rafa ha utilizzato per affrontare sia il britannico che l'elvetico. Proprio il sopra citato Wawrinka può rappresentare una mina vagante nel tabellone parigino, vista una certa dimestichezza con le gare lunghe e anche la sua posizione in tabellone, almeno in linea teorica, più  bassa rispetto alle previsioni.

Tra i Top 50, a fare il balzo in avanti più lungo è stato il giovane austriaco Dominic Thiem, il quale prosegue nel suo graduale processo di crescita e ripartirà questa settimana dalla quarantaduesima posizione in classifica. Capitolo italiani: guadagna due posizioni e sale alla numero 29 Fabio Fognini, mentre Andreas Seppi (assente a Roma) resta fermo alla numero 39. Cinquantanovesima posizione per Simone Bolelli, mentre è ai margini della Top 100 anche Paolo Lorenzi, fermo alla posizione numero 94.