Quando in campo c'è Monfils, aspettatevi di tutto. Aspettatevi di vederlo "camminare" per il campo, di fare quasi venti errori forzati nel primo set, di vederlo servire una prima sulla riga, ace. E poi sulla corsia laterale del campo, doppio fallo. Monfils è stravaganza, talento puro, capace di tutto, ma veramente tutto, in senso positivo, in negativo altre volte.
Forse già l'orario della partita (11 a.m a Miami) non aveva messo di buon umore lo stravagante Monfils, infatti contro il professionista Berdych, il primo set va agilmente al ceco, più pronto, più attento, più tennista. Dopo i primi 3 game senza colpi da segnalare, al quarto, sul 2-1 per Berdych, Monfils tenta una palla corta, che corta non è, e Berdych con un dritto lungolinea va subito avanti, con il breack. Al servizio il ceco è una macchina, Monfils risponde passivamente ed entrare in campo per il numero nove al mondo è un gioco da ragazzi. Il game successivo Monfils tira a metà rete un dritto sullo 0-40 ed è game facile per Berdych: 4-1. Il testimonial di H&M è più sicuro del francese, comanda col dritto tagliente dal centro del campo, senza muoversi troppo lateralmente, infatti va 0-40 al sesto gioco ed ha tre palle breack. Monfils ha un moto d'orgoglio. Inizia a spingere e ad avanzare di qualche metro vicino alla linea di fondo, mettendo anche i piedi dentro al campo. Aggressività che momentaneamente mette in difficoltà Berdych, che si vede recuperate tre preziose palle breack: 40-40. Dopo due turni di vantaggi, Monfils si aggiudica il game. Nella fine del primo set i turni di battuta non subiscono clamorosi cambiamenti, il breack al quarto game è decisivo per il ceco che, con l'aiuto di Monfils, si aggiudica il primo set per 6-3. Il secondo set inizia sulla falsa riga del primo, con i primi quattro game che scorrono agilmente, con un ace Berdych va sul 2-2. Servizio a Monfils, il francese va subito sotto di un 15, poi tentando di recuperare una palla profonda e laterale, scivola sul cemento perdendo l'equilibrio. Problema all'anca o problema muscolare, il dolore non viene affievolito dall'intervento del fisioterapista. Monfils prova a rientrare dopo sette minuti di massaggi, ma dopo aver subito il breack ed aver giocato il primo punto del sesto gioco, si rende conto che non può continuare. E' il quindicesimo ritiro della sua carriera, Berdych alla stretta di mano chiede come va, e quasi sconsolato si prende gli applausi, aspetterà ai quarti uno tra Monaco e Verdasco.
Tra Mannarino e la giovane promessa Thiem, esce fuori una partita combatutta fino all'ultimo, dal grande tatticismo, dove la spunta l'austriaco che vince grazie ai suoi grandi colpi da fondo campo, trasformati in più occasioni in boumerang vincenti da Mannarino. Il francese è stato bravo a capire che la partita l'avrebbe potuta vincere solo con l'esperienza, con l'astuzia e senza sbagliare un colpo. Così effettivamente fa per buona parte della gara, però il dritto energico e il rovescio schiacciante di Thiem prevalgono sul tatticismo del veterano. Sul 5-4 del terzo set, lo scambio è vibrante. Mannarino si difende con gli scudi dietro la linea di fondo, rimettendo in profondità le giocate pressanti del 21enne; improvvisimante Thiem lascia andare a tutto braccio il rovescio, accelerando in una maniera impressionante, Mannarino risponde con le unghie. Sempre rovescio, ancora più forte, sempre Mannarino questa volta con i denti. Il braccio di Thiem chiede pietà, il cervello comanda una palla corta, è perfetta, Mannarino corre ma arriva troppo tardi. Punto, ma è solo il 30-30 sul 5-4 per Thiem. Il game sarà vinto dal francese grazie ad un ace, ma l'austriaco poi incasella due game consecutivi, e vince 7-5 al terzo dopo una dura battaglia. Vittoria importante sopratutto per le motivazioni di un ragazzo che ha tutto il futuro davanti a sè e che con la racchetta ci sa fare.
QUESTI I RISULTATI COMPLETI:
Berdych - Monfils 6-3, 3-2, rit.
Thiem - Mannarino 7-6, 4-6, 7-5.
IN CORSO:
Monaco - Verdasco 5-3
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