Madrid si scopre più povera. Senza Novak Djokovic, fermato dai problemi al polso, il torneo spagnolo perde Roger Federer. Arriva il temuto annuncio dello svizzero, che sceglie di stare al fianco della moglie Mirka, lasciando in dubbio anche la partecipazione al Foro Italico. A garantire lo spettacolo provano Fabio Fognini e Alexandr Dolgopolov. Nello Stadium 3, secondo match, dopo Gulbis - Janowicz, l'azzurro e l'ucraino infiammano per oltre due ore il (poco) pubblico presente. A prevalere, quinta volta in sei incontri, è Dolgopolov, al termine di una battaglia lunga tre set. Non manca un pizzico di rammarico per un Fognini a tratti pimpante, ma spesso vittima di se stesso. Uno spartito già visto, una recita purtroppo annunciata. Fabio parte bene e si porta in vantaggio nel primo set, ma inopinatamente prima permette a Alexandr di rientrare poi cede la battuta dal 40-0. La reazione arriva nel secondo set, con Fognini che domina da fondocampo e trascina la sfida al terzo, conquistando il primo set contro Dolgo dal lontano 2007. Nel terzo parziale c'è tutto Fognini. Perde le staffe polemizzando con l'arbitro e puntualmente concede il break. Da lì non trova più il filo del match e si arrende. 7-5 4-6 6-3.
Il primo parziale inizia sotto la stella di Fognini. Un Fabio concreto, concentrato, poco propenso alla coreografia e agli svolazzi. Il terzo gioco segna la prima crepa in favore dell'azzurro, che conquista tre palle break con un grande lungolinea di dritto. Dolgopolov, costretto a difendersi, fatica, ma riesce, grazie a due risposte fuori misura di Fabio, a riportarsi in parità. La quarta occasione è però vincente. Fognini indovina la direzione dello smash di Dolgopolov e, col passante, sale 2-1. La conferma del break poco dopo, con la testa di serie n.13 che inanella otto punti consecutivi al servizio. L'ucraino, falloso, appare fuori dalla partita, ma Fognini non riesce a portare la spallata decisiva. Col passare dei minuti Alexandr trova traiettorie e colpi e il match torna in equilibrio. Fabio è costretto due volte ai vantaggi e sul 4-3 concede la prima palla break con un pericoloso doppio fallo. Annulla con la prima di servizio, ma cede la battuta con due sciagurati errori. Ritrovata la parità la partita scorre via fino al 6-5 Dolgopolov. Con il tie-break alle porte, accade l'imponderabile. L'azzurro, avanti 40-0, crolla al servizio e consegna il set all'ucraino. 7-5.
Gli strascichi del set d'apertura condizionano Fognini in avvio di secondo parziale. Fabio gioca lontano dalla riga di fondo, senza riuscire ad impensierire un Dolgopolov reso sicuro dal vantaggio acquisito. Il fisioterapista accompagna l'azzurro a ogni cambio di campo, massaggiando una coscia destra in non perfette condizioni. La partita resta però in bilico, perché pur soffrendo Fognini non cede nei suoi turni di battuta. L'inerzia comincia a cambiare nel corso del sesto gioco. Il giustiziere di Murray in Davis chiude un game difficile con un gran scambio a rete e nel turno successivo, in risposta, torna ad avere una palla break, grazie all'errore di dritto di Dolgopolov. Una difesa straordinaria permette a Fognini di chiudere il punto con l'accelerazione di dritto. 4-3. La gioia è effimera, perché in un lampo l'ucraino sale 15-40 e recupera immediatamente favorito dal dritto fuori misura di Fabio. Il momento è decisivo. Entrambi incappano in pesanti incertezze. Sul 30-30, 4-4, la svolta. Dolgopolov sparacchia malamente e Fognini si porta sul 5-4. D'autorità tiene a zero il servizio e trascina al terzo la partita. 6-4.
L'occasione per dare una sterzata decisa all'incontro giunge per Fognini all'inizio del parziale decisivo. Un errore di Dolgopolov vale il 30-40. Solo applausi però per l'ucraino nel punto successivo. Lo schiaffo di dritto, al volo, con cui cancella la palla break è da fuoriclasse. Scampato il pericolo, Alexandr tiene la battuta. Il quarto gioco è fatale invece per Fognini. Una chiamata del giudice di sedia manda su tutte le furie Fabio, convinto della bontà del suo passante. La decisione vale l'opportunità di break per Dolgopolov, che sbaglia però la risposta. Rottura solo rimandata, perché Fognini manda lungo il dritto e alla seconda chance cede le armi. La partita cambia ora registro. Si gioca principalmente nei turni di servizio di Dolgopolov, che, faticando da fondocampo, sceglie di attaccare, scendendo spesso a rete. Fognini non trova le contromisure in risposta e un rovescio lungolinea d'autore sancisce il 6-3 per l'ucraino.
Altri risultati:
Sijsling - Haas 36 61 64
Gulbis - Janowicz 76 36 62
Monaco - Melzer 64 63
Anderson - Stepanek 36 63 64
Almagro - Golubev 63 67 76