I primi turni sono sempre un problema per Rafael Nadal. Soprattutto se l'avversario di oggi, un lungagnone bombardiere tedesco di nome Daniel Brands, gioca due set di alta qualità con vincenti fenomenali. Certamente il campione iberico può avvere qualche attenuante: era dal clamoroso k.o. contro Rosol, avvenuto il 29 giugno 2012, che Rafael Nadal non partecipava ad uno Slam; lo stile di gioco di Brands è quello che da più grattacapi al maiorchino, abile nel costruire i suoi successi scambio dopo scambio e non in uno-due dritto-servizio. Inoltre, se visto da un'altra prospettiva, per due ore Brands ha sembianze quasi svedesi...
Già, forse è esagerato ma nella prima parte di match il tedesco assomiglia a Robin Soderling, ultimo tennista capace di battere Nadal sulla terra battuta di Parigi nel lontano 2009.
Infatti, Rafa, è alla ricerca di un prestigioso record: gli basta vincere un altro Roland Garros per entrare nella storia (come se già non lo fosse). Nessuno ha mai vinto 8 slam. Potrebbe essere lui il primo.
Il primo set vede un Nadal poco attivo nella risposta e molto falloso: tuttavia nell'ottavo gioco riesce ad ottenere due palle break importanti per indirizzare il match in maniera tranquilla.Sembra un copione già scritto. Ma Brands con un solido servizio riesce a recuperare lo strappo e a vincere il game. Nadal si conferma in giornata no concedendo immediatamente dopo il break: due doppi falli, un errore gratuito condannano lo spagnolo a cedere la battuta, sotto 5-4. Tocca al tedesco confermare e servire per il set: Brands non trema e chiude la prima frazione 6-4.
Nel secondo set si aspetta la reazione del campione ed invece il match rimane equilibratissimo, anzi Brands annulla in un combattutissimo secondo game una palla break e diventa inavvicinabile al servizio. Nadal, attento a non ripetere l'errore del primo set, conduce il match al decisivo tie-break: incredibilmente Brands scappa via 3-0. Minibreak con un dritto vincente e prime non lette alla grande dal campione iberico. Gli incubi svedesi sembrano però, sopire Nadal che rimonta punto dopo punto. Il tedesco ha un moto d'orgoglio con un rovescio lungolinea di "federiana" memoria. Nonostante il punteggio in bilico lo spagnolo è in palla e agevolmente guadagna la seconda frazione anche grazie ad un nastro fortunato per il dritto del 5-4.
A quel punto Brands, forse appagato per aver strappato un set all'iberico e avergli fatto venire i brividi per un incubo già vissuto, si eclissa. In compenso, Nadal entra nel match e non concede più nulla al teutonico che merita i complimenti per come ha giocato e per come ha messo in difficoltà il tennista spagnolo. Una partita sofferta per metà. Merito di Brands o demeriti di Rafa? La verità, come si suol dire, è nel mezzo. La marcia per il record è ripartita. Ora il prossimo avversario sarà lo slovacco Klizan che ha sfruttato il ritiro di Russell.
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