Tutto da pronostico. Roger Federer si sbarazza agevolmente di Gilles Simon e si appresterà ad affrontare domani Jerry Janowicz, emergente tennista polacco.
Nonostante i testa a testa in perfetta parità (2-2), la brutta sconfitta della scorsa settimana di Madrid contro Kei Nishikori, Re Roger dimostra in poco più di un'ora di essere davvero in forma: la folla assiepata al Campo Centrale ha assistito a dei dritti devastanti cui Simon non è riuscito a porre rimedio in alcuno modo.
Se vogliamo trovare il pelo nell'uovo nella prestazione dell'elvetico è il rovescio. Troppo falloso e poco incisivo rispetto all'altro fondamentale. Simon, soprattutto nel primo set, è sembrato stanco, poco lucido, come se le battaglie con Youzhny e Volandri l'abbiano scaricato fisicamente e mentalmente. Ha un barlume di bel gioco verso la fine del match, quando ogni tentativo di rimonta è impossibile dall'essere effettuato.
Nel primo set, Federer è bravissimo a sfruttare ogni piccola occasione che gli concede l'avversario. Vincenti di dritto piovono nella porzione di campo del francese che non riesce a trovare le contromisure e soccombe in un amen (22 minuti, 2 palle break su 3 realizzate dallo svizzero).
Nel secondo set, invece, c'è un po' più di gara. Il campionissimo svizzero scappa subito realizzando il break in apertura. Simon, però, stavolta non si scompone più di tanto e tiene due servizi allungando il match. Il settimo gioco del secondo set è di buona fattura da parte di entrambi i tennisti: Roger si guadagna il campo con deliziose smorzate, cui risponde Simon con serve and volley e attacchi violentissimi di dritto. Il francese, agonizzante, prossima alla "morte" (sportiva, sia chiaro) come una gazzella accerchiata da un leone, cerca di tirare a tutto braccio sulle righe sperando di innervosire o di trovare un pertugio per cogliere di sorpresa il blasonato avversario.
Federer è di un altro livello e dopo aver ottenuto finalmente il break grazie ad un errore gratuito del francese (game durato oltre gli otto minuti in cui l'elvetico ha avuto 5 palle break) chiude subito la contesa nel proprio turno di servizio al primo match-point.
Può essere uno spauracchio per Nadal e Djokovic questo Federer? Sembrerebbe di sì. Soprattutto il Roger visto nel primo set si avvicina tantissimo a quello in modalità "slam". L'incontro di domani sarà l'ennesimo test: il giovane polacco è un tennista da non sottovalutare capaci di improvvisi exploit. Ne sa qualcosa Murray, sconfitto l'anno scorso all'Atp di Parigi, dove il giovane tennista dell'Est giunse fino alla finale.
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