Di questi tempi per una squadra di calcio è importante ogni genere di aspetto. Dal magazziniere al campo di allenamento. Dal colore delle pettorine alla disposizione delle magliette negli spogliatoi. Ovviamente non può non essere importante lo stadio, il luogo in cui la squadra gioca. Ecco perché il Cagliari Calcio di Tommaso Giulini si è movimentato da tempo per donare alla città sarda e ai suoi tifosi un degno stadio da Serie A. Dopo diversi problemi maturati sotto la gestione di Massimo Cellino, culminata con lo stadio fantasma di "Is Arenas", sembra essere tutto pronto per l'ok da parte del Consiglio sulla variante della capienza del nuovo impianto che raggiungerà circa 25.200 posti, ampliabile ulteriormente fino a 30.000.

Nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra il sindaco della città di Cagliari Massimo Zedda e la dirigenza della compagine rossoblù, rappresentata dal presidente Giulini e dal direttore generale Mario Passetti. L'incontro è avvenuto in Municipio, a Palazzo Bacaredda. Presente anche la rappresentazione che si occuperà della progettazione del nuovo stadio, Sportium. "La volontà è sempre quella di fare qualcosa di condiviso e trasparente, si tratta di un’opera che va al di là di noi stessi. Il processo di formazione è nato pian piano e ha visto le proposte da parte di tanti. Per quanto riguarda i tempi, siamo gli unici ad appoggiarci alla cosiddetta legge sugli stadi: l’insidia sta nel dover avere tempi certi dalle risposte della pubblica amministrazione, ma finora gli enti si sono sempre dimostrati puntuali. Quando avremo individuato il progettista, questi avrà un certo numero di mesi per presentare il progetto definitivo; da allora serviranno 180 giorni per avere la dichiarazione di pubblica utilità, e poi partirà il bando di gara per novanta giorni. Quindi saranno assegnati i lavori e potrà partire la costruzione. Presumibilmente vedremo l’inaugurazione nella stagione 2021/2022" aveva affermato proprio il direttore generale della squadra rossoblù lo scorso febbraio. 

Il pieno accordo fra la società sarda e i vertici dell'amministrazione comunale del capoluogo della regione Sardegna è evidente e chiaro ma restano ancora alcuni ostacoli da superare. Infatti si deve attendere la pronuncia della Conferenza dei Servizi, appositamente convocata, per poi passare la palla all'aula, dove il Consiglio sarà chiamato (entro il 31/12) a dare il via libera per l'incremento alla capienza del nuovo stadio (inizialmente fissata a 21000 posti). Dopo aver superato questo scoglio il Cagliari potrà finalmente affidare ufficialmente l'incarico di progettazione definitivo allo Sportium.

Il Cagliari, infatti, non vuole solamente donare alla sua città e ai suoi tifosi uno stadio degno di nota e della meravigliosa location quale è la Sardegna, ma vuole mettere a disposizione un impianto che possa ospitare eventi internazionali con la città sarda come possibile sede dei Campionati Europei del 2028 e, magari, come sede di palcoscenici come l'Europa League.

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