Un punto in tre partite, frutto del pari conseguito nel catino di casa con l'Udinese. A seguire due sconfitte, con Spal e Juventus. Magro bottino, ma i motivi per sorridere in casa Parma non mancano. La prestazione pre-sosta contro la Juventus induce all'ottimismo, la squadra cresce e punta a difendere la categoria acquisita con una cavalcata trionfale nelle ultime stagioni. D'Aversa si appresta ad affrontare il quarto impegno della corrente A, nel pomeriggio di domani la compagine ducale sbarca a San Siro. Fischio d'inizio alle ore 15, direzione affidata a Manganiello.
Sulla carta esito scontato, il Parma però non intende vestire i panni della vittima sacrificale. L'undici ospite punta ad inserirsi nelle aperture nerazzurre, la formazione diretta da Spalletti non è al momento al top della condizione e l'incombente impegno di coppa - martedì a Milano arriva il Tottenham - può togliere attenzione ed energie mentali. Poche le novità in casa gialloblu, la buona performance del Tardini, al cospetto della prima della classe, spinge D'Aversa a riproporre in toto uomini e modulo.
Si riparte quindi dal 4-3-3, con Inglese al centro dell'attacco. Prima punta di peso, in grado di tenere palla e dare respiro al reparto arretrato. All'esterno, Di Gaudio e Gervinho, la crescita di quest'ultimo, specie dal punto di vista fisico, può agevolare l'intero pacchetto offensivo. Lo spartito è chiaro, recuperare rapidamente palla e cogliere l'Inter in una situazione di inferiorità. Da Cruz, subentrato con la Juventus, rappresenta al momento l'alternativa a Di Gaudio, panchina, inizialmente, per Ciciretti e Ceravolo.
Stulac detiene saldamente le chiavi della mediana, ultimano il reparto Rigoni e Barillà. A protezione di Sepe, consueta linea a quattro. Gagliolo e Bruno Alves si posizionano davanti all'estremo, i terzini sono Iacoponi e Gobbi. In leggero ritardo Gazzola e Dimarco, difficile possano scalzare i compagni di reparto.