Voglia di rivalsa, voglia di rivincita, voglia di vincere: ecco le parole chiave che navigano nelle menti dei giocatori del Cagliari di Rolando Maran. A seguito di un brutto match contro l’Empoli, terminato con una meritata sconfitta, ed un bellissimo match in casa contro il Sassuolo, terminato con uno sfortunato pareggio al fotofinish, ora i rossoblù sono pronti, prontissimi ad affrontare, a Bergamo, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, fresco di rinnovo e soprattutto di rabbia dopo la mancata qualificazione ai gironi di Europa League, a seguito della sconfitta ai rigori contro il Copenaghen.
Quali sono le buone notizie per la squadra sarda? Sicuramente il rientro di due giocatori che, secondo gli ultimi aggiornamenti, rischiavano di restare fuori e complicare i piani di un Cagliari che andrà a giocare in un campo difficile per qualsiasi squadra. Artur Ionita e Lucas Castro, infatti, hanno svolto regolarmente la sessione d’allenamento con il resto del gruppo lasciando presagire una loro probabile presenza in mezzo al campo. Verso il definitivo forfait, invece, altri due giocatori: il portiere Rafael e il difensore centrale Luca Ceppitelli che, intanto, hanno svolto un lavoro personalizzato. Là davanti continuano a giocarsi un posto, al fianco di Leonardo Pavoletti, Marco Sau e Diego Farias mentre sarà probabile un impiego dal primo minuto di Klavan, dopo la buonissima prova contro il Sassuolo, in coppia con Romagna mentre la mediana verrà affidata nuovamente a Luca Cigarini, uno degli ex della partita, e Nicolò Barella che lasciano in panca Filip Bradaric. Intoccabili Simone Padoin, altro giocatore che ha avuto un passato in Lombardia, e Darijo Srna come esterni bassi. Il modulo, invece, sarà il solito marchio di fabbrica di Maran: 4-3-1-2.
I precedenti match giocati fra le due compagini a Bergamo sorridono ai nerazzurri: su 24 partite complessive, l’Atalanta ha vinto 15 volte mentre il Cagliari solo 4 volte. 5, invece, i pareggi. L’anno scorso il Cagliari sorprese tutti vincendo ed imponendosi per 2-1 grazie alle reti di Pavoletti e di Padoin.