Sembrava che stesse per arrivare il secondo KO consecutivo in due giornate di Serie A per il Torino. Sembrava, appunto, perchè a San Siro poi i granata sono riusciti a tirare fuori una grande reazione ed hanno rimontato nel secondo tempo il doppio vantaggio che l'Inter, fino a quel momento, aveva ampiamente meritato. Un 2-2 che sa quasi di vittoria per i piemontesi, e di nuova consapevolezza in vista di una stagione appena iniziata.

Dopo la gara, il tecnico Walter Mazzarri si è espresso ai microfoni di Sky Sport: riviviamo le sue dichiarazioni, come riportate da Giornale Sport. Questo il suo commento in merito a cosa abbia scatenato la reazione della squadra in campo: "Mi sono un po' arrabbiato. Abbiamo fatto un brutto primo tempo, anche per merito dell'Inter. Però noi eravamo troppo timidi, siamo partiti male in troppi. Avevo detto di ripartire dal secondo tempo di Roma ma non l'abbiamo fatto. Anche oggi abbiamo buttato il primo tempo, dopo ci siamo guardati negli occhi e giocato un grande primo tempo sul campo di una grande squadra, come è l'Inter".

Pare che il Toro abbia un po' un problema nell'approcciarsi ai big match: "Ci portiamo dietro un po' di timidezza legata agli ultimi anni, che sono stati difficili. Abbiamo cambiato tanto, inserito qualche giovane. Soriano non sapevo se aveva i novanta minuti, Ansaldi aveva recuperato da poco e si è visto Meité, che secondo me è un giocatore dalle potenzialità enormi, era timido. Siamo partiti male, ma anche merito dell'Inter: ci raddoppiavano tanto ed hanno anche forse pagato un po' questo, aldilà dei nostri evidenti meriti".

Il mister si lancia quindi in un discorso sull'abbinamento di fisicità e tecnica che richiederà, nei prossimi mesi, ai suoi ragazzi: "La qualità fa sempre bene, ma in questo calcio ci vogliono entrambe le cose. Il pressing dell'Inter ci ha dato difficoltà. Adem è entrato quando l'inerzia era già cambiata, Soriano ha qualità, anche Baselli che mancava. Se siamo al servizio della squadra e tutti fanno quello che devo fare, tutte le soluzioni vengono facilitate. Soluzioni diverse? Iago ha fatto una grande gara, c'avevo in panchina anche Zaza che è arrivato da poco. Dobbiamo essere squadra come gioco, come fatto nel secondo tempo. Dobbiamo pressare, non stare lì timidi, dobbiamo andarli a prendere come fanno le squadre moderne. Al Mondiale le squadre tecniche, tipo l'Argentina e le altre, avete visto che fine hanno fatto. Oggi nel calcio ci vuole anche altro".

Infine, un commento non proprio positivo su un possibile tandem Belotti-Zaza: "Intanto Zaza e Belotti non giocano insieme, sono due centravanti. Zaza è arrivato il giorno prima che giocassimo con la Roma, avevo provato dei meccanismi in un mese e mezzo di ritiro. Oggi Soriano, nel secondo tempo, ha fatto un po' il trequartista di destra, con Iago a sinistra e il Gallo che saliva sul centrale. Sono tanti i meccanismi provati, chi era da un mese e mezzo con me li conosce, gli altri no. Per far giocare Zaza vicino a Belotti devo vedere se possa fare dei movimenti che possano aiutare Belotti, girargli attorno, altrimenti devo cambiare molto per farli giocare insieme. Quando non perdo sono rilassato".