Ennesima puntata dello show personale di Aurelio De Laurentiis che, giorno dopo giorno, aggiunge nuove dichiarazioni al suo lungo elenco estivo. In una lunga intervista concessa alla trasmissione La Verità il presidente del Napoli ne ha per tutti a cominciare da Cristiano Ronaldo: "La Juve ha fatto una bella mossa propagandistica per tutto il gruppo Fca. Così ha affascinato tifosi e sponsor. Una grande trovata di sceneggiatura che ne ha rilanciato l’immagine a livello internazionale. Chapeau. Tra il complimentarsi per la mossa commerciale e vincere ce ne passa. CR7 ha una certa età e spendere così tanto per un solo cartellino può ritorcersi contro, pagando un ingaggio fuori da ogni standard. Vedremo se alla fine saranno di più i successi commerciali del gruppo o quelli sportivi. Sì, ma l’avevo immaginato in un modello in cui i costi venivano pareggiato. Ho proposto a Mendes che i primi 250 milioni di fatturato spettassero al Napoli e i successivi 100 milioni a Ronaldo. Se effettivamente li avesse valsi non avrebbe avuto nulla da temere e il giocatore si sarebbe ripagato da solo. Poi si è inserita la Juventus…".
Poi spazio anche a Sarri: “Se hai giocatori con clausola rescissoria da 60 milioni e non li fai giocare danneggi te stesso e la squadra, non usi il tuo potenziale e finisci fuori dalle coppe perché non reggi i ritmi. Maurizio poi ha dichiarato pubblicamente un abbandono dell’Europa, non è possibile. Ma il rapporto si è rotto quando mi disse “non so se riesco a fare meglio con questa squadra”. Era entrato nella fase in cui un allenatore pensa a se stesso o forse cercava una pensione d’oro. Gli ho chiesto cosa volesse fare quest’anno, ma non mi rispose. E’ stato maleducato”. Adesso c’è Ancelotti: “Sono felice perché lui promuove tutto e tutti. Stiamo cercando un terzino, ma lui si diverte e pensa di avere una grande rosa a disposizione”.
Infine una battuta sul mercato: “Se tutti fanno follie per comprare i nostri giocatori vuol dire che sono di grande valore. Io ho concesso a Sarri di andare al Chelsea solo dopo avergli fatto firmare un impegno scritto: non negoziare nessuno dei nostri giocatori, tranne Jorginho che abbiamo deciso noi di cedere. Poi c’è stata una lotta senza esclusione di colpi per toglierci qualche altro giocatore. Non ci sono riusciti. Anzi hanno firmato un patto di non belligeranza”.