Qualità e quantità al servizio della mediana di Carlo Ancelotti. Fabian Ruiz, a lungo inseguito dal Napoli di De Laurentiis in estate prima dell'approdo all'ombra del Vesuvio, sembra aver già stupito tutti nel ritiro di Dimaro, nel quale ha confermato tutte le ottime voci che circolavano sul suo conto. Il tecnico di Reggiolo sembra averci visto lungo, suggerendo il suo acquisto alla dirigenza partenopea, la quale dopo una corte serratissima è riuscito a portarlo a casa per circa trenta milioni di euro.
"Il Napoli è una grande squadra e avrò l'opportunità di giocare in un campionato che sta crescendo ancor di più per prestigio, una stagione dopo l'altra. Mi volevano in tanti, pure in Spagna. Il club azzurro è stato il più deciso: si è mosso per primo, ha pagato clausola, mi ha fatto sentire desiderato e importante" ha detto il giovane mediano iberico ai microfoni de "La Repubblica", sottolineando successivamente l'importanza di Carlo Ancelotti nella sua scelta di vestire l'azzurro. "Ancelotti è uno dei migliori tecnici del mondo, ha vinto dappertutto e rappresenta, di conseguenza, anche una garanzia, perché allena solo le squadre top. L'opportunità di lavorare con lui ha rafforzato la mia decisione di venire al Napoli".
Così come il botto più clamoroso di mercato in Serie A, Ruiz arriva dalla Liga Spagnola, dove si è messo in mostra con la maglia del Betis Siviglia, con la quale ha avuto più volte l'opportunità di sfidare Cristiano Ronaldo: "Ronaldo proviene da un altro pianeta, come Messi. Il calcio rimane per fortuna sport di squadra, non individuale. Nessuno è imbattibile: nemmeno Cristiano".
Sul suo arrivo nel clan spagnolo dello spogliatoio del Napoli e sul suo inserimento, il ventiduenne iberico ha inoltre aggiunto: "Io ho appena iniziato la mia strada e devo solo continuare a crescere. Mi stanno dando una bella mano i miei connazionali, Albiol e Callejon. Ho trovato un gruppo unito e con tanti campioni, sono certo lotteremo alla pari con ogni avversario. Nel Napoli c'è tanta concorrenza, soprattutto a centrocampo. Dovrò dare il meglio di me per essere all'altezza di Hamsik, Zielinski, Allan, Diawara". Ed infine, la chiosa sul modello al quale si ispira in campo: "Mi ispiro a Xavi, il mio modello, prevalentemente nel Betis ho giocato da mezzala sinistra, ma a centrocampo me la cavo ovunque e non ho un modulo preferito".