Nell’anno del colpo del secolo chiamato Cristiano Ronaldo, sarà necessario un sacrificio importante. Solamente uno, anche se i tifosi tremano. In casa Juventus si pensa alle cessioni importanti dopo l’arrivo di CR7: il principale indiziato è sempre Gonzalo Higuaìn, pronto a ricongiungersi a Maurizio Sarri al Chelsea, ma attenzione ad una nuova pista, spuntata nelle ultime ore.
Tutto è nato ieri sera, quando Miralem Pjanic si trovava a cena a Milano con il suo nuovo agente, Fali Ramadani, il quale è stato l’intermediario decisivo nel passaggio dell’ex tecnico del Napoli a Londra, stringendo così un rapporto di stima e fiducia con il patron dei Blues Roman Abramovich. All’uscita dal ristorante, intercettato dagli inviati di Sky Sport e Sportitalia, il bosniaco si è prima espresso sull’acquisto di Cristiano Ronaldo – “È un grandissimo colpo” - ma ha poi glissato sulla domanda specifica riguardo alla sua permanenza in bianconero. L’ex romanista ha sempre assicurato di trovarsi bene a Torino e lo scorso 12 luglio ha ricordato il suo approdo alla corte di Massimiliano Allegri nel giorno del secondo anniversario, postando le foto della presentazione sul suo profilo ufficiale Twitter, a cui si aggiunge il veto dello stesso tecnico livornese, che ha indicato in Pjanic uno dei pochi intoccabili, però un’offerta da capogiro potrebbe far cambiare idea a tutti.
Per la verità il Chelsea ha appena acquistato per oltre 60 milioni di euro Jorginho dal Napoli, che andrebbe a ricoprire il ruolo di regista – lo stesso di Pjanic -, anche se è da tenere d’occhio la situazione riguardante N’Golo Kantè: il francese, reduce da un Mondiale vinto da protagonista, piace molto a diversi club europei, tra cui il Barcellona, e l’addio di Antonio Conte potrebbe spingere l’ex Leicester verso nuovi lidi. Proprio il Barça è un’altra pretendente a Pjanic, al quale i blaugrana si sono interessati nelle scorse settimane, così come il Manchester City, che voleva Jorginho prima che il Chelsea glielo soffiasse. L’ipotesi che sembra più percorribile però è quella del rinnovo contrattuale per il bosniaco: prolungamento fino al 2022 ed ingaggio aumentato fino a 6 milioni annui.