RITORNO AL PASSATO - È stato presentato quest'oggi Simone Aresti presso la sala conferenze stampa della Sardegna Arena. Torna a casa il portiere nato a Carbonia con diverse maglie nella valigia: dopo aver passato quattro anni nelle giovanili rossoblù, riesce ad esordire in Serie A con Marco Giampaolo che lo inserisce durante il secondo tempo del match perso contro l'Ascoli per 2-1. Terminato il prestito con la Pistoiese fra il 2007-2008, Aresti torna alla base con un bottino di 12 presenze e 14 reti incassate. Nella stagione 2009-2010 passa all'Alghero dove giocherà 27 partite subendo 21 gol. Dopo essersi svincolato passa al Savona di Ninni Corda, all'epoca in Lega Pro, esordendo con una sconfitta: 3-2 per l'Albinoleffe. Il portiere italiano, nella squadra del comune ligure, totalizza ben 97 presenze e 84 gol presi. Grazie al Savona attira gli occhi di squadre come il Pescara di Marco Baroni che decide, nel 2014, di puntare sul 28enne sardo. Il suo primo esordio con la squadra abruzzese non è niente male: vittoria per 4-0 contro l'Entella. Dopo due anni passa alla Ternana portando con sè 27 presenze in B e tanta voglia di fare. Ma l'andamento è sempre lo stesso: 26 presenze in una sola stagione con i neroverdi e nuovo trasferimento: si torna in patria, in Sardegna, più precisamente all'Olbia. Nella passata e unica stagione con la squadra sarda, Aresti colleziona 36 presenze. Ora, un nuovo inizio, anzi "ri-inizio", sempre in Sardegna ma in A, con i rossoblù di Rolando Maran.

EMOZIONI - "Per un portiere sardo, giocare con il Cagliari è un onore ma è anche un peso; credo di essere pronto. Quando Giampaolo mi fece esordire, non riuscii a dormire la notte ma è normale a 21 anni. Anche se le cose sono cambiate, sono sicuro che proverei grande emozione nel giocare, oggi, alla Sardegna Arena, uno stadio pazzesco: avere i tifosi così vicini al campo aiuta. Credo di essere arrivato nel momento migliore anche se sono sempre stato bene fuori dalla Sardegna; fare esperienza in categorie inferiori mi ha aiutato a raccimolare esperienza che non possedevo quando ho esordito in Serie A. Inoltre, la mia ragazza era davvero contenta quando le ho rivelato che sarei tornato in Sardegna con lei e nostro figlio; è il luogo ideale dove farlo crescere".

ALTRI PASSATI E PRESENTE - "L'Olbia ha in testa un progetto bellissimo e meraviglioso; danno molto spazio ai giovani e sono come una mosca bianca nel panorama italiano. Sono sicuro che entro qualche anno potranno ambire a qualcosa di più importante. Gli anni passati sono stati molto importanti perchè ho avuto l'opportunità di giocare in Serie B e sono maturato moltissimo. Col Cagliari ho avuto dei contatti già dai tempi di Capozucca, quando scelsero Brkic. Anche se la Serie A è un altro mondo rispetto alla Serie C, farò di tutto per colmare il gap con gli altri due portieri e lo farò alla solita maniera: lavorando sodo ma con tranquillità facendomi trovare pronto quando mi chiameranno in causa. Sono consapevole di venire qua come terzo, sono stati molti chiari ed è giusto così; sono indietro rispetto a Cragno e Rafael. Entro in punta di piedi perché sono due portieri fortissimi; penso che Cragno sia uno dei migliori prospetti tra gli attuali portieri italiani mentre Rafael ha tantissime presenze in A. Mi piacciono molto Handanovic e Marchetti, con cui ho avuto la fortuna di allenarmi. Mi piace Alisson ma anche tanti altri. Cerco di prendere spunto da tutti”.