Quella che domenica si concluderà è stata un'annata in chiaroscuro per il Genoa, che ha faticato tantissimo fino a due mesi fa, salvo poi cambiare marcia e risollevarsi sotto la cura di Davide Ballardini, riuscendo a conquistare il traguardo della salvezza con più di una giornata d'anticipo. Obiettivo raggiunto anche grazie all’esperienza ed alla qualità di Goran Pandev, uno che a 35 anni sembra vivere una seconda giovinezza. Il macedone, impiegato con costanza in stagione, ha con sè ancora l'entusiasmo di un ragazzino ed intende prolungare l'esperienza nel capoluogo ligure.
Pandev, dall'alto della sua grossa esperienza, ha tracciato un bilancio dell'annata del Genoa che volge ormai al termine. L'ultima esibizione stagionale ci sarà domenica pomeriggio, al Ferraris contro il Torino in una sfida tra due squadre ormai già in vacanza, che non hanno nulla più da chiedere al campionato. Nell'analizzare il campionato del Grifone, si sono notate in lui pacatezza, calma interiore, molta compostezza, che difficilmente si intravedono sul campo, luogo in cui il macedone dà tutto se stesso, esternando il più delle volte un animo battagliero, un carattere focoso: "Abbiamo iniziato molto male, in maniera anche inaspettata. Poi, però, ad un certo punto ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che non potevamo andare avanti così. Ci siamo compattati, siamo stati bravi a reagire e finalmente sono arrivati i risultati. La salvezza ce la siamo meritata, io sono contento dell'impiego, ho giocato molte partite, forse potevo segnare qualche goal in più ma va bene uguale, che abbia segnato io o qualche mio compagno non fa alcuna differenza, l'importante è il bene della squadra. Il Genoa davanti a tutto".
Il Genoa ha iniziato male il campionato, poi l'arrivo di Ballardini è stato la chiave di volta della stagione dei rossoblù. L'attaccante ha elogiato l'operato del mister: "Si doveva cambiare registro dopo molte partite nelle quali non eravamo riusciti ad esprimerci come volevamo. L'ambiente era diventato molto pesante. Con Ballardini si è avuta la percezione di aria nuova, fresca, frizzante, si è avuta una sferzata. Il mister ci ha parlato chiaro, ci ha messo di fronte alle nostre responsabilità. Da quel momento le cose sono cambiate, abbiamo cominciato a fare punti, anche su campi difficili e con l’arrivo dei risultati abbiamo acquisito ancor più autostima". La salvezza, un obiettivo minimo considerando la rosa della squadra, qualitativamente superiore rispetto a quelle di altre 6/7 squadre: "Si, la rosa è buona, con l'arrivo di Bertolacci e Lapadula dal Milan pensavo che potessimo fare un altro tipo di campionato. Poi, però, la partenza difficile ha complicato tutto".
Il futuro di Pandev potrebbe essere ancora rossoblù, usiamo il condizionale poichè il macedone è in scadenza di contratto quest'anno. Sono chiare, in ogni caso, le sue idee, la sua volontà: "Voglio restare, perché sono qui da tre anni ormai e sono onorato di far parte di una società gloriosa come questa. Mi vedrò con la dirigenza e decideremo il da farsi di comune accordo".