Al Genoa bastavano due punti per conquistare l'aritmetica salvezza, ne arrivano invece tre ed è festa grande al 'Ferraris'. L'avversario di turno, l'Hellas Verona, che è ormai con un piede in Serie B, non si è rivelato irresistibile, ciò ha favorito il compito dei rossoblù, i quali hanno impiegato una manciata di minuti per siglare il gol dell'uno a zero ed indirizzare la partita su binari più congeniali alla causa genoana. Nel secondo tempo il rigore di Romulo, accordato dall'arbitro per una leggerezza di Hiljemark, ha solo fatto aumentare il pathos della gara, poi chiusa con merito dal Genoa con i gol di Bessa ed il delizioso pallonetto di Goran Pandev, un cioccolatino regalato ai tifosi, festanti. Se solo la squadra fosse stata più cinica sotto porta, la vittoria sarebbe stata ben più larga, ma lasciando da parte i numeri e le statistiche, quel che contava realmente era la vittoria ed i tre punti, e sono arrivati.
L’ufficiale undicesima salvezza sul campo consente al club più antico d’Italia d’iscriversi al dodicesimo campionato consecutivo in A. Grande merito va ovviamente attribuito alla guida tecnica, a quel Davide Ballardini subentrato a Ivan Juric, ora con il mantello addosso del 'Salvatore della Patria'. Il tecnico di Lugo ha condotto il Genoa nel mare della tranquillità, svolgendo egregiamente il suo lavoro in una piazza che qualche mese fa non era assolutamente riconoscente alla squadra del lavoro svolto fino a quel momento. Era alquanto depressa. A novembre, dopo più di una battuta a vuoto del Grifone, c'era chi addirittura pronosticava una retrocessione della squadra, gruppo con evidenti limiti tecnici, strutturali. Invece Ballardini ha saputo plasmare il gruppo a sua immagine e somiglianza, riuscendo a cavare da ognuno dei suoi giocatori il massimo. Ne è l'esempio proprio Pandev, che ogni qualvolta è stato chiamato in causa ha sempre offerto il suo contributo, come ieri, facendosi trovare pronto anche quando impiegato 10'. Galabinov non aveva mai giocato in A, Rossi non è mai entrato in condizione e Lapadula non è l’attaccante che conosciamo, nonostante questo la salvezza è arrivata e la squadra dal punto di vista del gioco si è espressa sufficientemente bene.
Probabilmente la squadra non era poi così da rottamare se nel girone di ritorno ha confezionato più punti della Sampdoria, squadra di range superiore ai rossoblù, in lotta per un posto in Europa League. Il girone di ritorno della squadra genoana è stato molto positivo, una possibile base di partenza per il futuro prossimo. Ora restano da giocare le ultime quattro gare, che vanno onorate e poi buttare le fondamenta per il prossimo anno. I tifosi alzano l'asticella, vorrebbero qualcosa in più di una salvezza tranquilla.