Non sbaglia l'Atalanta, chiamata ad un test fondamentale nell'ottica di ottenere l'accesso alla prossima edizione dell'Europa League in questa 34esima giornata di Serie A. Il 2-1 di oggi sul Torino permette infatti alla Dea di scavalcare addirittura il Milan, portandosi al sesto posto ed allungando su tutte le altre concorrenti, protagoniste di risultati negativi in questo weekend. Fra le altre concorrenti fino ad oggi avremmo considerato anche i granata, che con questa sconfitta però sembrano definitivamente essere fuori dalla corsa. Di seguito la cronaca del match.
Per quanto riguarda le scelte iniziali dei due allenatori, Gian Piero Gasperini conferma il suo 3-4-1-2. Berisha è il portiere, difeso dal trio con Toloi, Caldara e Mancini. Hateboer e Gosens sono i tornanti, con Freuler e De Roon mediani. In attacco Cristante supporta il giovane Barrow e Gomez. Walter Mazzarri risponde con un modulo speculare e Sirigu fra i pali. I tre centrali sono N'Koulou, Burdisso e Moretti. Sulla destra a sorpresa c'è Bonifazi, sulla stessa linea Acquah, Rincon ed Ansaldi. Il trequartista è invece Ljajic con Edera e Belotti a fare le punte.
Nel primo tempo il ritmo del match non è proprio elevato, come ci si sarebbe potuto aspettare alla vigilia. Nei primi minuti in particolare pesa l'assenza di Petagna per i nerazzurri, che a fatica trovano riferimenti offensivi ed anzi su un paio di palle inattive subiscono qualche conclusione. In generale comunque nessuna delle due fazioni è particolarmente attiva. Sono le giocate personali di Gomez a dare una spinta ai suoi: prima tenta una conclusione che termina a lato, mentre da una sua iniziativa arriva il rimpallo favorevole per la conclusione di Freuler quasi dalla lunetta, col destro in diagonale che si spegne non di molto sul fondo. Il cronometro scorre e pian piano i padroni di casa dominano sempre di più, creando un paio di occasioni anche per Barrow. Il classe 1999 comunque trova la respinta di Sirigu sia sulla sua prima conclusione mancina sia sulla seconda, sul centro-destra dal limite, dopo dei buoni movimenti in entrambe le situazioni.
La ripresa si apre su ben altre premesse. Gasperini sceglie Castagne per Hateboer, inserendo qualità nel suo schieramento, mentre Mazzarri mantiene un sistema difensivo puntando sulle ripartenze. Immediatamente la Dea trova il gol del vantaggio: Barrow guida l'azione dei suoi fin dal centrocampo, per poi duettare con Cristante ed arrivare al cross sul fondo destro dell'area. Il pallone è perfetto per l'inserimento, isolato, di Remo Freuler che sblocca il match con un facile colpo di testa al 53esimo. Sembra quindi che la gara abbia preso una certa direzione, ma i granata trovano il pari immediatamente. Questa volta il tutto inizia da un'imbucata di Edera, a premiare il taglio di Adem Ljajic dentro l'area: il serbo controlla e calcia ad incrociare dal centro-destra, battendo un impotente Berisha. Un botta e risposta che rischia di prolungarsi poco prima dell'ora di gioco, con la zuccata di Cristante che però si spegne sul fondo dop un cross da punizione.
Non ci vorrà molto comunque prima che arrivi il 2-1 in favore dei lombardi. Il vantaggio arriva, nonostante le cose migliori sul parziale di 1-1 le stesse facendo la squadra ospite, spinta dall'idea di una possibile rimonta. La prima folata dopo il gol subito però è vincente per la discesa proprio del neo-entrato Castagne, abile nel trovare Robin Gosens con un traversone rasoterra verso il secondo palo sempre da dentro l'area, con un tap-in facile facile per il tedesco al 64esimo. Il belga è protagonista anche nella successiva occasione, a poco più di venti minuti dalla fine, sfiorando la gioia personale di testa sul bell'assist di Gomez. In generale comunque i bergamaschi non mollano la presa stavolta, e pur senza proporre molto non subiscono nemmeno nulla, oltre ad una punizione calciata alta da Ljajic da circa 22-25 metri di distanza dal bersaglio. È tutto dunque: il risultato è di 2-1.