Torna a vincere il Torino guidato da Walter Mazzarri che si impone per quattro reti a zero contro un Cagliari autore di una buona prova per 60' ma crollato dopo la prima rete dei granata, firmata da Iago Falque su azione rocambolesca in area rossoblù. Passano sei minuti e arriva il raddoppio di Ljajic con un bel piazzato dal limite, dopodiché non c'è più partita e i granata dilagano con le reti di Ansaldi e Obi nel finale. Tanto rammarico per il Cagliari autore di una bella prova nel primo tempo.
Le formazioni
Diego Lopez schiera i suoi con il solito 3-5-1-1 ma c'è una sorpresa in mezzo al campo, la presenza di Deiola dal primo minuto a fianco di Barella e Padoin. Sulle corsie laterali giocano Miangue a sinistra con Faragò sulla corsia opposta, la linea difensiva è invece composta da Romagna, Ceppitelli e Castan a protezione della porta di Cragno. Davanti, Sau a supporto del bomber Pavoletti, panchina per Han.
Risponde Mazzarri con un'altra mossa inaspettata ovvero il passaggio al 3-5-2, per la prima volta dal primo minuto. Fra i pali c'è Sirigu, difesa a tre formata da N'Koulou, Burdisso e Moretti. In mezzo al campo gioca Acquah e non Obi a supporto di Baselli e Rincòn mentre sulle fasce ci sono De Silvestri da una parte e Ansaldi dall'altra. Davanti è Belotti la punta, con Iago Falque a supportarlo.
La partita
Il match inizia a ritmi bassi, le squadre si studiano facendo circolare il pallone ma non riescono a rendersi pericolose in avanti fino al settimo minuto quando arriva la prima occasione del match: Rincon pressa bene Padoin e gli soffia il pallone sulla trequarti, scambia bene con Iago Falque ed arriva sul fondo per poi mettere in mezzo un pallone delizioso per Baselli il quale da distanza ravvicinata si divora clamorosamente l'opportunità mettendo fuori con il sinistro. Il pericolo corso sveglia il Cagliari che risponde al 10' quando Barella calcia bene una punizione dalla trequarti, Pavoletti prolunga sul secondo palo dove Deiola posizionato bene calcia incredibilmente alto pareggiando il conto delle occasioni sprecate.
La squadra di Mazzarri è quella che spinge maggiormente, ma entrambe le formazioni tendono a cercare troppo precipitosamente la verticalizzazione e non riescono a rendersi pericolose. Si alzano i ritmi una volta arrivati al 20', il match diventa intenso a metà campo ma continuano a non esserci vere e proprie occasioni da rete se non un sinistro di Ansaldi da posizione però troppo defilata per dare fastidio a Cragno. Rischio clamoroso al 27' per il Torino, Sirigu rinvia male mettendo in difficoltà Moretti che perde palla pressato da Faragò, ma l'esterno rossoblù è troppo frettoloso e prova immediatamente a calciare in porta svirgolando malamente il pallone. I sardi premono e al 30' Ceppitelli lancia alla perfezione Padoin, bravo ad inserirsi e a controllare il pallone ma il suo destro viene deviato da Sirigu che riesce a smanacciare sul palo alla sua destra. L'ultimo quarto d'ora vede il Cagliari pressare un po' più alto e recuperare palloni con Barella che sale in cattedra guidando le ripartenze sarde come al 38' quando soffia la sfera a Baselli e mette in moto Faragò, bravo a saltare Moretti e servire Pavoletti il cui tentativo dal limite si perde sul fondo. L'ultima emozione del primo tempo arriva su azione d'angolo quando Castan porta via un pallone di testa e viene colpito al volto dal tentativo di chiusura a gamba tesa di Burdisso. Secondo il direttore di gara non ci sono gli estremi per il calcio di rigore, dal replay rimane qualche dubbio ma si chiude qui il primo tempo.
La ripresa
Nel secondo tempo subito un cambio, Mazzarri deve rinunciare a N'Koulou ed inserisce al suo posto il giovane Bonifazi. Inizia bene il Cagliari che pressa immediatamente il Torino nei primi minuti ma sono i granata, oggi in maglia oro, a farsi pericolosi in contropiede con Iago Falque che serve Ansaldi il cui sinistro è respinto con un bell'intervento da Cragno, sul pallone si avventa poi Belotti ma Ceppitelli smorza il suo tentativo e libera l'area. L'occasione creata sveglia la squadra di Mazzarri che comincia ad alzare il ritmo e chiude nella propria metà campo i padroni di casa, al 50' Burdisso stacca di testa su angolo, Romagna devia il pallone che per poco non inganna Cragno ma si perde sul fondo. La risposta del Cagliari arriva un paio di minuti più tardi quando Sau calcia di prima dal limite dell'area su servizio di Deiola e chiama al grande intervento il portiere Sirigu. Arriva un altro cambio per Mazzarri, cambia l'assetto tattico del Toro con Ljajic che prende il posto di Acquah mentre comincia a piovere sulla Sardegna Arena. Sembra essere in procinto di cambiare la partita ed è ciò che accade al 60' quando Ansaldi lavora un bel pallone sulla sinistra, serve Belotti il quale calcia ma trova l'opposizione di Cragno che mette sul palo, il pallone capita però sui piedi di Iago Falque che da pochi passi non ha problemi ad insaccare.
Prova a cambiare Diego Lopez, entra Ceter per Deiola nei rossoblù che si schierano quindi con un assetto molto più offensivo. Il Torino però è in un momento magico e al 66' arriva il raddoppio granata con Ljajic che riceve al limite da Belotti e di prima piazza il pallone alle spalle dell'incolpevole Cragno. Il Cagliari è in difficoltà e non riesce a reagire nel modo giusto, Lopez chiama in causa anche Han che prende il posto di Sau, risponde Mazzarri chiudendosi ed inserendo Obi per Iago Falque. Sembra essere finita ed è in effetti così quando Ansaldi rincorre un pallone spalla a spalla con Romagna, sfrutta lo scivolone del difensore del Cagliari per recuperare palla, accentrarsi e battere Cragno con un destro potente sul primo palo. Il finale di partita vede il Cagliari andare per lo meno alla ricerca del gol della bandiera, senza però troppa convinzione. Il Torino continua a spingere e all'89' arriva addirittura il gol del 4 a 0, con Obi che viene servito da Belotti e da pochi passi segna senza problemi.
Si chiude così la partita, il Torino torna a vincere dopo quattro sconfitte consecutive e lo fa alla grande, battendo per 4 a 0 un Cagliari che non avrebbe meritato un passivo così pesante, avendo giocato meglio degli avversari nel primo tempo ma colpevole di aver mollato dopo la terza rete ospite. La classifica non è comunque disastrosa, Crotone e Verona perdono quindi la corsa salvezza non subisce variazioni. Importante ora ripartire immediatamente martedì nel match esterno contro il Genoa.