Giampaolo non se l'aspettava di certo una batosta del genere. 4-1, con un accenno di aggressività nel secondo tempo mandato in fumo dall'autogoal all'ultimo minuto. Non di certo una bella prova quella della Sampdoria che in un match contro il Crotone, che all'andata aveva demolito per 5-0, poteva senza alcun dubbio ottenere i 3 punti. Mentalità sbagliata quella adottata da Quagliarella&Co, che forse hanno sottovalutato un po' troppo la forza di volontà dei pitagorici, subito in pressing dal primo minuto.
Proprio l'attaccante ex Juventus non è stato decisivo domenica pomeriggio, in un modulo che sulla carta lo vedeva in coppia con Caprari, seguiti alle spalle da Gaston Ramirez, principale fornitore di assist per il napoletano. A centrocampo i soliti 3, Torreira, Linetty e Barreto, giocatori che insieme sono un mix letale di corsa, lucidità e intelligenza ma che non sono riusciti a incidere sulla partita. Chissà cosa è andato storto in tutto l'ingranaggio, in una gara in cui il risultato non è stato solo demerito della Sampdoria, a tendere la trappola ai blucerchiati è stato l'allenatore avversario, Walter Zenga.
Il gioco dei doriani parte fondamentalmente dal basso, con Torreira che si abbassa appunto, per giocare il pallone e verticalizzare su Ramirez, il quale poi inventa per Zapata, Quagliarella o Caprari. L'uruguaiano tuttavia veniva pressato immediatamente dall'attacco del Crotone che non gli lasciava il tempo di ragionare e quando Torreira riusciva a liberarsi di un giocatore avversario, quest'ultimo provava in tutti i modi a fermarlo, anche quando si poteva cadere nell'irregolarità. Quando però il centrocampista doriano riusciva a sviluppare il gioco verticalizzando su Ramirez, su quest'ultimo arrivavano pronti i raddoppi veloci che impedivano ogni movimento al talento blucerchiato che non riusciva di conseguenza a rifinire la manovra verso i compagni. Giampaolo dunque decide di far muovere di più Caprari, portandolo ad attaccare gli spazi e rendendolo un po' un'altra mente pensante per la squadra. Tuttavia ogni qual volta il Crotone perdeva palla, gli uomini di Zenga riuscivano a riconquistarla con grande intensità sia nel primo tempo e sia nel secondo, per poi costruire le azioni mediante ripartenze fulminee e pericolose, nonostante l'enorme dispendio di forze da parte di tutta la formazione pitagorica. Quando il Crotone recuperava la sfera e di conseguenza ripartiva, Murru e Sala soffrivano moltissimo gli scatti repentini di Nalini e Ricci che riuscivano come niente a insinuarsi in area di rigore per calciare o per servire la punta o il centrocampista.
Forse c'è veramente la maledizione delle gare in trasferta, con la Sampdoria che non vince fuori da Marassi dal 28 Gennaio e che fuori casa è riuscita a perdere anche contro il Benevento, ultimo in classifica. Ora il campionato si fa più duro per gli uomini di Giampaolo, costretti a inseguire il Milan in sesta posizione a +3.