E' una delle rivelazioni del campionato la Sampdoria di Marco Giampaolo. La squadra blucerchiata, nonostante le critiche in estate per diverse cessioni importanti come quelle di Schick, Muriel e Skriniar, ha migliorato il proprio rendimento ed adesso occupa il sesto posto in classifica.

Direttore d'orchestra è il tecnico doriano Marco Giampaolo che, attraverso il Secolo XIX, ha parlato del momento generale della sua Sampdoria con un occhio anche al futuro.

"Sono contento di essere in un grande club come la Sampdoria. Sento mia questa squadra potendo fare bene il mio lavoro senza interferenze. In questi due anni ci siamo costruiti qualche risultato e c'è la voglia di migliorare ancora".

A cominciare dalla prossima sfida contro il Milan in trasferta dove la Samp ha avuto diverse difficoltà quest'anno: "Sarà una partita affascinante e bella da giocare perchè in palio ci sono tre punti pesanti, lo dice la classifica. Il Milan è una squadra costruita per andare in Europa e ha un budget superiore al nostro. Ma noi dobbiamo andare a San Siro per giocare a calcio e provando a vincere senza alcun timore reverenziale e praticando il nostro gioco. Ce la giocheremo fino all'ultima goccia di sudore".

Giampaolo non parla di obiettivi visto che la squadra per lui è già andata oltre le più rosee aspettative: "Arrivare sesti sarebbe un sogno, il settimo posto rappresenta il nostro scudetto. Dopo alcune cessioni in estate non pensavo di poter migliorare il decimo posto dell'anno scorso. Siamo andati oltre le aspettative grazie alla crescita della squadra che ha superato in modo sorprendente molti step e può ancora migliorare. Ma sappiamo anche che non abbiamo il potenziale economico delle prime sei del campionato. Per un club come la Sampdoria è fondamentale programmare per poter migliorare la squadra. L'unico modo per stare a questi livelli è attraverso le idee, il gioco e la crescita dei giovani".

Molte voci su un possibile futuro al Napoli per subentrare a Sarri, ma Giampaolo spiega: "Allenare una squadra come la Sampdoria è per me motivo di grande orgoglio. Parliamo di un club con una grande storia e quindi sono veramente felice di essere qui. I discorsi sul mio futuro non mi interessano, a fine anno mi siedero con i dirigenti intorno a un tavolo e discuteremo a bocce ferme. La maglia della Sampdoria respira fascino e io non voglio tradire questo sentimento".