Solo il cammino al rallenty della SPAL, per ora, rende meno preoccupante la condizione del Chievo. Proprio contro i ferraresi i gialloblù hanno ottenuto i loro ultimi tre punti, ormai lo scorso 25 novembre, per poi crollare: oggi è arrivato un altro KO, in casa, contro il Genoa. Strategia più efficace per il Grifone, più abbottonato ma sempre pericoloso in fase offensiva e forse oggi al proprio passo decisivo nella corsa alla permanenza in Serie A, guidato ancora da Diego Laxalt, al secondo gol consecutivo. I liguri agganciano così il Bologna, sconfitto a Milano contro l'Inter. Di seguito il racconto del confronto odierno.
Per quanto riguarda le formazioni, Rolando Maran sceglie un 4-3-1-2 all'inizio della sfida. Sorrentino è il portiere, davanti a lui ci sono Depaoli, Bani, Gamberini e Gobbi. A centrocampo spazio a Bastien, Radovanovic e Giaccherini, Birsa completa il rombo. Meggiorini forma il tandem offensivo con Inglese. Davide Ballardini risponde con il solito 3-5-2, in cui Perin vede davanti a sé Biraschi, Spolli e Zukanovic. Pereira e Laxalt fanno i tornanti, con Hiljemark, Rigoni e Bertolacci nel mezzo. Pandev supporta Galabinov in attacco.
Al Bentegodi, l'avvio della sfida è tutt'altro che interessante e vede entrambe le compagini piuttosto impaurite, forse anche a causa della loro delicatissima situazione di classifica. Qualche spunto qua e là, ma solo due conclusioni nella prima mezz'ora: entrambe da fuori area, entrambe col destro, entrambe larghe; la prima di Bastien, la seconda di Galabinov. Insomma tanti sbadigli fino al 36esimo minuto, quello in cui c'è la potenziale svolta: Goran Pandev trova infatti un gol, ma da posizione di fuorigioco confermata in seguito dalla VAR. Il primo tempo, dunque, si conclude senza ulteriori sussulti, in mezzo ad una qualità abbastanza imbarazzante della proposta offensiva di ambo le compagini; da segnalare c'è solamente l'infortunio di Galabinov, costretto a lasciare il posto a Lapadula quasi nel recupero.
L'avvio di ripresa vede un accenno di aumento della pressione da parte dei padroni di casa, spinti anche dal fattore campo. È ancora protagonista in tal senso Bastien, autore di una prestazione ricca di spunti offensivi, che su un traversone di Giaccherini colpisce da dentro l'area quasi a botta sicura, trovando un grande intervento di Perin sulla sua strada; poco dopo, quando il cronometro segna 54', Inglese spreca il buon assist di Birsa con una girata aerea un po' sbilenca. Le iniziative non vengono però confermate ed il trend della partita torna ad essere piuttosto piatto, abbastanza clamorosamente senz'alcuna occasione di rilievo da segnalare fino al finale di gara.
Finale di gara che vede un rientro del Grifone al centro delle operazioni. Il tutto culmina con l'azione personale di Pandev, che arriva a tu-per-tu con Sorrentino ma viene fermato dall'estremo difensore anche a causa di una conclusione non irresistibile. Sembra dunque che le reti debbano essere bianche fino alla fine, ma come sempre la svolta è dietro l'angolo: un pallone messo dentro in area vaga fino al centro-sinistra, dove Diego Laxalt, con una vera e propria frustata, la piazza dritto-per-dritto sul primo palo per il gol-vittoria. Un gol pesantissimo, al 91esimo, a cui i clivensi non hanno il tempo di rispondere nemmeno sugli sviluppi di un paio di disperati calci da fermo finale. Il risultato finale è dunque di 0-1.