Dopo l'ufficialità della tragedia, la FIGC ha disposto il rinvio delle partite di Serie A e B, per rispettare la scomparsa del giovane Davide Astori, capitano della Fiorentina scomparso nella notte a soli 31 anni. Malagò ha indetto una conferenza stampa per spiegare nel dettaglio le decisioni prese e ricostruire l'accaduto dal punto di vista della FIGC.

Dopo un minuto di silenzio, Malagò ha ricostruito la cronologia della vicenda, che ha visto stamattina un susseguirsi di voci: "Ho indetto questa conferenza stampa perché in molti mi hanno chiesto di parlare e non volevo favorire nessun organo di stampa. Questa mattina ha suonato il mio cellulare, era Brunelli della Lega che mi ha detto che era urgente, che la notizia era drammatica. Mi è arrivata così la notizia della scomparsa di Astori. Sono rimasto senza parole. Brunelli mi ha pregato di non esternare la notizia per aspettare che la Fiorentina contattasse la famiglia. Era giusto che il primo comunicato fosse del club viola".  È arrivata poi la richiesta da parte dei club di Serie A e dell'AIC di non giocare, richiesta condivisa poi da tutti: "Nel frattempo stavano per scendere in campo Genoa e Cagliari, con i sardi che hanno avuto in squadra Astori. Tutti hanno esternato subito la volontà di non scendere in campo, ho parlato con Giulini, poi con Preziosi che mi ha dato piena disponibilità e si è proceduto a rinviare Genoa-Cagliari. Nel frattempo sono venuto a conoscenza della volontà anche di altri club di non scendere in campo, per vari motivi. A questo punto io ho capito subito che la partita che potesse essere maggiormente in discussione sotto il profilo del rinvio era evidentemente la partita di questa sera tra Milan e Inter. Alcuni giocatori dell'Inter avevano manifestato la volontà di non giocare, mi sono confrontato per capire se c'erano problematiche di ordine pubblico. Ho parlato con il capo della Polizia, tutti mi hanno fatto sapere che erano dello stesso avviso. Anche il Milan ha dato l'immediata disponibilità al rinvio. Mi sono confrontato costantemente con Fabbricini che mi ha fatto sapere che anche la Lega di B era favorevole al rinvio".

Ovviamente subito si sono provate a fare ipotesi sul perchè e il come possa essere accaduta una cosa del genere, ma Malagò, oltre che porgere le condoglianze, vuole mettere a tacere le speculazioni: "Le parole stanno a zero, credo che la decisione sia stata quella giusta più che mai perché il calcio che io voglio e immagino è un calcio di valori, di ideali, di condivisione di emozioni. Per il rispetto non solo dell'atleta ma dell'uomo ritengo che la decisione sia stata giusta e doverosa. Mi sono confrontato poi con più di un medico, anche di settori diversi. Non vogliamo lasciarci trasportare da nessuna illazione o speculazione, ma credo che nessun medico sulla faccia della terra vi potrà dire che esiste un rimedio per quello che è successo. Porgo le condoglianze mie e di tutto il mondo dello sport." Per quanto riguarda il recupero della giornata, si potrebbe giocare a fine campionato: "Domani c'è una riunione già prevista in Lega con i dirigenti delle varie società, ci sono delle ipotesi che già esistono per il recupero del campionato, con qualche società che ha un calendario particolarmente fitto".

Il commissario Fabbricini ha poi dato gli ultimi dettagli, specificando la cronologia dei rinvii delle partite e lasciando ogni responso all'autopsia finale: "Ho saputo la notizia molto presto, ho cercato di raccordare tutte le varie componenti. Si è rinviata subito Udinese-Fiorentina, poi Genoa-Cagliari e poi via via tutte le altre. Siamo grati al presidente per questo atteggiamento che fa sentire tutto il mondo del calcio unito in questa situazione drammatica. Ho sentito il medico della Fiorentina che ha ribadito quello che già sapevamo. Si può parlare di cosiddetta morte bianca, potrebbe essere difficile anche arrivare a una soluzione finale dopo l'esame autoptico, a cui adesso lasciamo il responso".