Due sconfitte di misura di fila, e la voglia di rialzarsi dopo un periodo di risultati tutto sommato positivi. Il Genoa e Davide Ballardini vogliono rialzare la testa, e la trasferta di lunedì sera in casa della Lazio di Simone Inzaghi è la migliore occasione per tornare a fare risultato ottenere punti pesanti in ottica salvezza: “La Lazio ha giocatori di una forza e di una qualità pari alle più forti. Dovremo essere straordinariamente bravi, attenti e molto umili, caratteristiche che ad oggi ci hanno contraddistinto. Se fanno paura? No. E’ una squadra molto forte ma se il Genoa è il Genoa che io conosco è una squadra che sa stare in campo, è attenta, umile e ha tanta voglia di uscire da questa situazione arriva quello che ti meriti. Punti deboli? Non lo so perchè è una squadra molto forte, che sa stare bene in campo. Non ti vengono a pressare, sono consapevoli della loro forza. Sono padroni in ogni momento della partita. L'unica cosa che mi viene in mente è essere sempre squadra nell'attenzione e nella voglia di lottare".
Guarda in casa propria il tecnico genoano, che potrà puntare anche sull'aiuto del mercato che ha portato in rosa sia giovani di prospettiva che giocatori come Hiljemark e Bessa già pronti a dare una mano alla causa: “Sono arrivati dei giocatori che avevano piacere di venire. Poi magari si volevano altri prospetti con altre caratteristiche ma non ci siamo riusciti. Ma sono arrivati ragazzi con entusiasmo. Bessa e Hiljemark si sono allenati e sono a disposizione. Hiljemark ha tanta quantità e qualità. E' un giocatore generoso perché corre molto e ha fisicità. Ci goderemo un giocatore così. La sua presenza si farà sentire anche in zona gol. Per Bessa il discorso è un altro perché con la palla è molto più bravo e può ricoprire diversi ruoli".
Una breve parentesi anche sulle scelte di formazione, con Ballardini che sembra certo di alcuni cambi rispetto alle ultime uscite: "Rossettini per Spolli?Penso di sì, mancano due allenamenti fra oggi e domani”. Ed invece, per quel che riguarda le scelte dell'attacco, il mister prosegue: "Fortunatamente mi mettono sempre in difficoltà. Galabinov ha caratteristiche diverse rispetto agli attaccanti. E' vero che noi, come la nostra generosità, dobbiamo dare più presenza vicino alla porta avversaria. Pandev? E' stato molto bravo perché è un giocatore che vede il gioco, sa muoversi nel campo, è molto generoso. Siamo molto contenti di averlo ma qui nessuno si risparmia".
Uno sguardo anche all'aspetto emotivo, con la voglia di rivalsa dopo due sconfitte di fila che bruciano: "Perdere a Torino ci può stare, ma secondo me potevamo fare meglio. Con l’Udinese abbiamo perso ed è un messaggio importante che si può fare di più e meglio". Non solo, alla base delle motivazioni che spingeranno i rossoblù anche la voglia di ben figurare davanti al suo ex pubblico: "Erano dieci anni fa. Sono stati commessi errori, io ne ho commessi. Errori non sul campo ma di scelte fra cui Pandev. E' una cosa passata, la Lazio ha fatto la sua strada molto bene. Immobile era qua nel secondo mio periodo, c'erano periodi grossi. Ha uno strapotere fisico, vede la porta e si intravvedeva delle grandi qualità. Ha fatto la carriera che si merita".