Una tripletta da urlo. Non ci sono altre parole per descrivere la prestazione sportiva odierna di Fabio Quagliarella, che nella giornata di oggi ha praticamente annichilito da solo la Fiorentina. Intervenuto ai microfoni di Premium Sport nel post-gara, il bomber napoletano ha parlato proprio della sua super prestazione: "Senza la testa il corpo non va da nessuna parte. Sono in un ambiente che mi piace molto, una squadra in cui mi diverto tanto e il resto vien da sé. Il cambio? Avevo fastidio già prima del terzo gol ma ho continuato, vedremo coi dottori. Spero di essermi fermato al momento giusto".
Passaggio importante, sul traguardo-Europa League, obiettivo ormai alla portata per la Sampdoria: "Ce l'ha detto anche il mister: ormai siamo lì, non vedo perché non provarci. Il peso però deve essere piacevole, non penalizzante. Meglio lottare per l'Europa che per la retrocessione. Dev'essere uno stimolo per volare la domenica. Il mio obiettivo è quello di migliorarmi sempre, spero di contribuire a far crescere la Sampdoria e i suoi ragazzi. Dedico la tripletta alla mia famiglia e a me stesso".
Ad esaltare le doti del partenopeo, ci ha pensato il Presidente Ferrero, che non s'è risparmiato con le parole di lode: "Come tutti i grandi artisti, a volte abbiamo fatto qualche licenza artistica all’incontrario. Ma la Sampdoria non si è mai persa, ci si erano solo “sgonfiate” le gomme. Ora le abbiamo rigonfiate e siamo ripartiti. Quagliarella? Non ci sono parole da aggiungere: è un uomo infinito".
Inevitabilmente soddisfatto, infine, Marco Giampaolo, che ha finalmente rivisto la Sampdoria dei tempi migliori: "E' stata una bella Samp - ha detto alla Rai - frizzante, leggera, mi è piaciuta molto, ho rivisto la mia squadra, partita mai in discussione nei contenuti. Serviva la pausa? Probabilmente sì, avevamo bisogno di leggerezza, di giocare per divertirci e divertire, ultimamente invece la squadra giocava con qualche preoccupazione di troppo, quindi ho detto ai ragazzi: 'Divertitevi, giochiamo gara dopo gara, se non ci divertiamo non possiamo giocare un calcio leggero" conclude.
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